Grecia, arsi vivi per mano dell’uomo: 47 focolai accesi tutti insieme

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 25 Luglio 2018 - 11:19 OLTRE 6 MESI FA
Grecia, arsi vivi per mano dell'uomo: 47 focolai accesi tutti insieme

Grecia, arsi vivi per mano dell’uomo: 47 focolai accesi tutti insieme

ROMA – Grecia, arsi vivi per mano dell’uomo. Quelli morti su una spiaggia, un gruppo di 26 umani tutti insieme che non ce l’hanno fatta a buttarsi in mare, raggiunti e consumati dalle fiamme. Umani arsi vivi da mano umana. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] E quelli quasi fusi con la lamiera delle loro auto. Stavano fuggendo in auto, due pareti di fuoco si sono chiuse su di loro. Carbonizzati, umani carbonizzati da mano umana. E quelli prima soffocati dal fumo e poi fatti tizzoni dall’incendio che arrivava, arrivava nelle loro case. Umani ammazzati col fuoco da mano umana. Sono cento, forse più, gli umani assassinati in Grecia. Assassinati col fuoco da mano umana. E migliaia sono gli umani feriti col fuoco da mano umana.

Mano umana, umani assassini di umani. Perché gli incendi non sono stati mandati dal cielo. Non sono stati una maledizione o punizione divina, tanto meno una calamità naturale. E nemmeno il portato di incurie pubbliche e private. Incendi così massicci sono stati tali perché qualcuno, ben più d’uno, li ha appiccati, accesi, voluti, creati. E sono stati così inarrestabili proprio perché massicci e contemporanei, pensati e appiccati, accesi in modo che non si fermassero, in modo che fosse difficili fermarli.

Gli incendi in Grecia che hanno arso vivi cento e più umani e bruciato la carne ad altri mille e più umani si sono accesi contemporaneamente in 47 focolai. Quarantasette! Distanti tra loro. Disseminati su un vasto ma preciso fronte. Con una direttrice di marcia segnata e voluta per il fuoco: i terreni che stanno in prossimità del mare. Quarantasette focolai che si accendono tutti insieme e in posti di versi non li accende il caldo e neanche il vento. Li accendono mani umane.

Li chiamiamo, anche in Italia, piromani. Anche in Italia la gran parte degli incendi è appiccata da mano umana. Li chiamiamo tutti amanti del fuoco, appunto piromani. Quasi fosse una malattia, una devianza del comportamento, un’adorazione del fuoco. Qualche piromane in effetti c’è, la piromania esiste. Ma esiste in piccoli numeri e dimensioni. Funge invece la piromania da grande alibi non solo verbale per eludere la dura questione di quali mani umane siano quelle che accendono gli incendi.

Sono quasi sempre mani di umani che appiccano il fuoco perché vogliono soldi. Per amore e frenesia dei soldi, altro che del fuoco. Soldi che verranno dal costruirci sui terreni bruciati. Si costruirà domani, ci si guadagnerà. Chi costruirà non è certo che ha acceso l’incendio, magari neanche si conoscono. Anzi di sicuro. Ma ci sarà stato chi ha fatto da intermediario, chi oggi ha pagato qualche migliaio di euro alle mani umane che appiccano gli incendi. Un investimento per il futuro. Bassi costi, pochi o nulli rischi, possibile alto rendimento, danno collaterale magari qualche bruciato vivo. Però non era nelle intenzioni, ci è scappato…

Soldi che verranno magari più presto rispetto ai tempi di una iniziativa edilizia. Soldi che verranno dall’opera di bonifica, risanamento, rimboschimento del territorio bruciato. Appicco il fuoco, brucia il bosco, arriva lavoro sul territorio. Funziona anche così, più spesso di quanto non si pensi.

Soldi, in Grecia non è piccolo anche questo tipo di sospetto, che dovevano venire dal saccheggio della case abbandonate da chi fuggiva. Scacciare gli umani col fumo dalle case come si fa con le api dall’alveare per impadronirsi del nettare. Un piano di rapina su vasta scala con il fuoco come gigantesco piede di porco. Non volevano cento e più morti, gli è scappato…

Mani umane assassine di umani. Umani arsi vivi dal fuoco appiccato e voluto da umani che cercavano di far soldi. E’ questa la realtà. Quasi sempre, anche senza quasi. Oggi in Grecia, ieri e domani e sempre anche altrove. Piromani pazzi e pompieri lenti sono bersagli per sfogarci, piccoli, esili schermi che ci mettiamo volentieri davanti agli occhi per non vedere che ci sono, in mezzo a noi, simili a noi, umani che per soldi bruciano vivi altri umani.