Norvegia sotto attacco: sparatoria sull’isola di Utoya, una trappola mortale

Pubblicato il 22 Luglio 2011 - 18:38 OLTRE 6 MESI FA

Oslo dopo le bombe (Lapresse)

ROMA – La Norvegia sotto attacco: dopo l’esplosione che ha distrutto un palazzo nella capitale Oslo (guarda le foto), provocando morti e feriti, l’isola di Utoya è stata teatro di una sparatoria. In particolare è stato preso di mira il meeting dei giovani laburisti, al quale avrebbe dovuto partecipare anche il premier laburista  Jens Stoltenberg,e a cui starebbero partecipando circa 600 ragazzi. Qui la diretta della Bbc.   

Un uomo armato vestito da poliziotto ha aperto il fuoco sparando sui partecipanti a un meeting di giovani sostenitori del partito laburista norvegese (lo stesso del premier Jens Stoltenberg), sull’isola di Utoya, a circa trenta chilometri dalla capitale.

Incerto il numero delle vittime. Secondo la polizia sulla spiaggia dell’isola si troverebbero nove o dieci corpi, forse di persone che hanno tentato di fuggire a nuoto. Cifre ancora vaghe che la polizia sta tentando di confermare.

Il responsabile è stato arrestato dalla polizia. Si tratterebbe di un uomo di origini nordiche. La polizia norvegese ha sostenuto che ci sono ragioni per riritene che ci sia una relazione tra l’esplosione ad Oslo e la sparatoria nell’isola di Utoya.

In precedenza al meeting era stata annunciata la presenza proprio del primo ministro ma non è ancora chiaro se il capo di governo si fosse recato all’appuntamento. Intanto il premier ha parlato alla tv di “situazione molto grave” a Utoya. Secondo i media norvegesi diversi partecipanti all’incontro starebbero scappati a nuoto.

Alla riunione dei giovani laburisti dove è avvenuta la sparatoria erano presenti circa 650 giovani attivisti del partito laburista (Arbeider Partiet). Nel primo pomeriggio era intervenuta Gro Harlem Brundtland, che è stata a capo del governo per tre volte tra il 1981 ed il 1996.

”Sparavano da ogni parte”. Emilie Bersaas, una ragazzina bionda con il terrore ancora stampato sul volto, ha raccontato all’emittente inglese SkyNews l’attacco avvenuto sull’isoletta di Utoya. ”E’ stato terrificante, la gente scappava in tutte le direzioni, gli spari arrivavano contro un edificio dove mi trovavo e nella stanza accanto sentivo grida di terrore”, ha detto Emilie. ”Sono molto preoccupata per i miei amici e altre persone che erano sull’isola – ha aggiunto – so che alcuni stanno bene ma di altri non ho notizie”. Al momento dell’attacco, secondo i media norvegesi, su Utoya c’erano circa 600 persone, quasi tutte ragazzi tra i 14 e i 18 anni”.