Bulgaria, rinviato l’avvio del reattore nucleare di Kozloudy: trovati difetti nel sistema di sicurezza

Pubblicato il 19 Ottobre 2010 - 18:52 OLTRE 6 MESI FA

E’ stata rimandata per difetti nel sistema di sicurezza di uno dei due reattori la messa in funzione della centrale nucleare bulgara di Kozloduy, sul Danubio.

Il reattore di fabbricazione russa, da mille megawatt, era stato fermato un mese fa per lavori di manutenzione ordinaria. Gli esperti, però, hanno scoperto delle crepe in 31 dei tubi che fanno parte del sistema di sicurezza del reattore fermato.

I guasti riscontrati faranno probabilmente slittare di tre, quattro settimane l’avvio del reattore: il tempo necessario per far arrivare dalla Russia i tubi di ricambio e montarli.

”Non c’è pericolo di fughe radioattive né di cali nell’erogazione di energia elettrica con relativi razionamenti in Bulgaria”, ha assicurato il ministro dell’energia, Traycho Traykov. ”Al massimo verrà ridotta di due terzi l’esportazione di energia”, ha aggiunto.

La compagnia elettrica bulgara (Nek) dovrebbe vendere alla Turchia 160 megawatt al mese fino alla fine dell’anno. Secondo i dati della Nek, nel 2009 la Bulgaria ha esportato oltre 3,5 milioni di megawatt verso Grecia, Serbia, Macedonia e Romania.

Traykov ha aggiunto che, per compensare il fermo del reattore, ”le grandi centrali termoelettriche di Varna e Bobov Dol funzioneranno nei prossimi giorni a pieno regime”.

Quattro dei sei reattori originari della centrale di Kozloduy, ritenuti dalla Commissione europea obsoleti, erano stati chiusi a tappe nel 2003 e nel 2006 come condizione per l’ingresso della Bulgaria nell’Ue, avvenuto nel 2007. In funzione da allora ne erano rimasti dunque solo due di cui o ora è fuori servizio.