Ungheria, un deputato fa il test di “purezza della razza”. E’ scandalo

Pubblicato il 22 Giugno 2012 - 14:04 OLTRE 6 MESI FA

BUDAPEST – Un deputato ungherese dell’estrema destra, si è sottoposto al test per dimostrare la “purezza etnica” e provare di non essere rom o ebreo. Lo scandalo, condannato dall’opinione pubblica nazionale e dalla comunità scientifica internazionale, è scoppiato alcuni giorni fa a Budapest quanto è comparso su alcuni siti internet il certificato del laboratorio Nagy Gèn, in cui è stato oscurato il nome del politico che ha richiesto l’atto. La stampa ungherese ipotizza che si tratti comunque di un parlamentare di Jobbik, il partito di estrema destra che alle ultime elezioni ha ottenuto il 17% dei voti.

Il Consiglio per la ricerca medica in Ungheria (Ett) è insorto: “Il documento è professionalmente sbagliato, eticamente inaccettabile e illegale”. Così dal direttore dell’istituto di genetica dell’Accademia ungherese delle scienze, Istvàn Raskò, che ha detto: “È impossibile dedurre le origini etniche dalle variazioni genetiche presenti nel genoma”. La Società Europea di Genetica Umana ha ribadito l’inconsistenza di basi scientifiche su quanto sostenuto dal parlamentare e ha denunciato la grave violazione dei diritti umani.

Ma cos’è esattamente un test di purezza della razza? Il deputato si è sottoposto ad un test che ha analizzato 18 marcatori del suo dna. Franca Dagna Bricarelli, rirettore dell’Istituto Ligure di Genetica, raggiunta dal Corriere della Sera, spiega: “Da un punto di vista biologico e genetico non esistono differenze nel genoma umano delle popolazioni che vivono sulla Terra che permettano di caratterizzare etnie specifiche e non esiste alcun fondamento scientifico a sostegno delle distorte teorie che affermano la superiorità genetica di un popolo rispetto a un altro o che identificano differenze genetiche che caratterizzino un gruppo rispetto a un altro. Aspetti fenotipici stigmatizzati come differenze tra africani ed europei, per esempio il colore della pelle, la morfologia del volto e l’altezza sono espressione di adattamenti alle diverse condizioni climatiche ed ambientali che si sono verificate nel corso dell’evoluzione. Quelle stesse caratteristiche del genoma possono essere esattamente uguali in un ebreo, in un africano o neozelandese. Le dichiarazioni di quel laboratorio privato non hanno alcun fondamento scientifico”.

Il laboratorio che ha realizzato l’esame, si è difeso respingendo “ogni forma di discriminazione, non avendo il diritto, in questo senso, di giudicare le motivazioni per cui un individuo chiede di fare un test”.