Aldo Naro, caccia al killer. C’è un identikit

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Febbraio 2015 - 11:35 OLTRE 6 MESI FA
Aldo Naro (foto Facebook)

Aldo Naro (foto Facebook)

PALERMO – I carabinieri continuano a dare la caccia al killer di Aldo Naro, il venticinquenne ucciso a calci e pugni in una discoteca di Palermo nella notte tra venerdì e sabato 14 febbraio. Gli agenti hanno parlato con i buttafuori, con i proprietari e i clienti della discoteca. Inoltre sono state esaminate le immagini delle 26 telecamere del locale e sono stati sequestrati i cellulari degli amici di Aldo Naro alla ricerca di una foto dell’omicida. Ci sarebbe anche un identikit tracciato grazie al contributo di uno dei buttafuori della discoteca Goa, al confine con il quartiere Zen.

Si tratterebbe, come scrive Live Sicilia, di un giovane che, come tutti i partecipanti alla serata, si trovava “in lista”. “Tutti universitari – spiega Marcello Barbaro, titolare del locale insieme ai fratelli -. Un ambiente selezionato in cui mai avrei creduto maturasse un episodio del genere”.

Disperata la madre del ragazzo: “Non m’importa di sapere chi ha ucciso mio figlio, perché nessuno potrà più riportarmelo a casa. Poche ore prima di morire mi aveva detto: Mamma sono felice. Non c’è rassegnazione per questo orrore”.

“È successo tutto in pochi secondi – racconta un amico – Un ragazzo mi ha strappato il cappello dalle mani, lo ha nascosto dietro alla schiena. Parlava in dialetto stretto. Sono convinto che quel gesto fosse solo un pretesto per far scoppiare una rissa. Aldo è intervenuto, ricordo solo il suo ciuffo verde che si allontanava nella bolgia, spinto da quei dieci”. Il giovane che aveva innescato la lite era già stato bloccato da un bodyguard, ma è riuscito a dare un calcio al medico che si trovava per terra. “Lo scuotevo – racconta ancora l’amico -gli ho dato anche dell’acqua, tenevo la sua testa tra le mie mani. Non dimenticherò mai questa scena”.