ASIAGO – Li hanno scoperti dopo settimane, in un appartamento per le vacanze situato sull’Altopiano di Asiago, in provincia di Vicenza. Lì una coppia di coniugi anziani, Lino Marzaro di 85 anni e la moglie, Ubaldina, di 83, originari di Mirano (Venezia), sono stati trovati morti assieme alla figlia 43enne, Silvia.
Il rinvenimento è avvenuto intorno alle ore 15.45 di lunedì 4 febbraio da parte dei vigili del fuoco, chiamati dalla Polizia locale su segnalazione dell’amministratore del condominio e di alcuni parenti, che non avevano loro notizie da giorni. I due anziani coniugi erano a letto, la figlia riversa nel corridoio. I pompieri hanno subito escluso che a causare le tre morti fosse stata l’esalazione di monossido di carbonio da qualche stufetta o difetti nell’impianto di riscaldamento.
Con il passare delle ore, l’ipotesi più plausibile è apparsa quella di un omicidio-suicidio. Secondo la ricostruzione ritenuta più attendibile, sarebbe stata la figlia Silvia ad aver dapprima ucciso gli anziani genitori Lino e Ubaldina, somministrando loro una dose massiccia di psicofarmaci che li avrebbe fatti morire nel sonno. Quindi avrebbe essa stessa ingerito gli stessi medicinali, trovando la morte nel corridoio dell’abitazione.
Ad avvalorare tale ipotesi ci sarebbe un altro tentativo di suicidio, avvenuto durante l’estate, da parte della donna. La zona, la contrada Pennar, è situata alla periferia di Asiago ed è caratterizzata in gran parte da abitazioni per le vacanze. I Marzaro vi si erano trasferiti in pianta stabile all’inizio dello scorso anno; una famiglia definita “chiusa” da alcuni vicini di Mirano, che aveva deciso di tagliare i ponti con la vecchia vita.
Il padre aveva svolto la professione di intermediatore immobiliare, mentre la madre era casalinga e la figlia disoccupata, aveva sempre convissuto con i genitori. Scarsi i rapporti anche con il resto della famiglia: Marzaro aveva altri quattro fratelli, che vivono ancora nella cittadina veneziana.