Baby Squillo Parioli, chiesto rinvio a giudizio per Ieni, Pizzacalla e altri 6

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Aprile 2014 - 14:46| Aggiornato il 9 Marzo 2015 OLTRE 6 MESI FA
Baby Squillo Parioli, chiesto rinvio a giudizio per Ieni, Pizzacalla e altri 6

Baby Squillo Parioli, chiesto rinvio a giudizio per Ieni, Pizzacalla e altri 6

ROMA – Mirko Ieni, Nunzio Pizzacalla, Mario De Quattro, la madre di una baby squillo e i clienti Riccardo Sbarra, Marco Galluzzo, Francesco Ferraro e Gianluca Sammarone. Questi gli indagati nella vicenda delle baby squillo dei Parioli a Roma per cui il procuratore aggiunto Maria Monteleone ed il sostituto Cristiana Macchiusi hanno chiesto il rinvio a giudizio.

Le accuse dei pm sono, a seconda delle posizioni, di sfruttamento della prostituzione, cessione di droga, estorsione, detenzione di materiale pedopornografico e prostituzione minorile. 

LE ACCUSE – Per Ieni e Pizzacalla l’accusa è sfruttamento della prostituzione minorile e per Ieni anche di cessione di droga. Sbarra è accusato invece di  possesso di materiale pedopornografico. Per De Quattro l’accusa è di tentata estorsione: ha cercato di farsi dare 1.500 euro per non diffondere il filmato di un rapporto. Galluzzo è accusato di aver ceduto cocaina in cambio delle prestazioni.

UDIENZA DOPO PASQUA – L’udienza gup sarà fissata subito dopo Pasqua, il 23 o 24 aprile. Il gup che dovrà decidere è Costantino del Robbio. Con la richiesta di rinvio a giudizio si è conclusa la prima tranche dell’inchiesta giudiziaria sulle due ragazzine fatte prostituire in un appartamento dei Parioli a Roma.

I magistrati di piazzale Clodio proseguono gli accertamenti sul giro di clienti delle minori. Finora sono una cinquantina quelli identificati, ed accusati di prostituzione  e molti di loro hanno già fatto agli inquirenti proposte di giudizio con riti alternativi (abbreviato, patteggiamento) a quello ordinario. Una volta formalizzate, le richieste saranno valutate dai magistrati.