Cardito, fratellino e sorellina massacrati a mani nude. I medici: “Mai visto nulla di simile”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Gennaio 2019 - 11:33 OLTRE 6 MESI FA
Cardito, fratellino e sorellina massacrati a mani nude. I medici: "Mai visto nulla di simile"

Cardito, fratellino e sorellina massacrati a mani nude. I medici: “Mai visto nulla di simile”

NAPOLI – “Mai visto nulla di simile”. Sono le parole dei medici che si sono trovati di fronte al corpo e al volto tumefatto della bimba di 8 anni pestata in casa. Il fratellino, 7 anni, è morto. Massacrato di botte, a mani nude e a colpi di scopa. Siamo a Cardito, in provincia di Napoli. Fermato con l’accusa di omicidio volontario è il compagno della madre dei due bimbi, un 24enne di origini tunisine. L’ipotesi più accreditata per il movente sarebbe la gelosia. Gelosia non per un altro uomo, ma per la troppa attenzione che la madre avrebbe riservato ai propri figli, piuttosto che a lui. 

“Lavoro in pronto soccorso pediatrico da trent’anni, pensavo di averle viste tutte ma quello che ho visto ieri è la scena più raccapricciante a cui ho mai assistito”. Così Vincenzo Tipo, primario del Pronto occorso del Santobono di Napoli racconta all’ANSA le cure alla bimba di 7 anni. “La bambina – racconta Tipo – aveva il volto tumefatto ma soprattutto sangue sul cuoio capelluto, tutte ferite compatibili con l’ipotesi di percosse”.

La sorellina del bimbo morto ha un “trauma cranio-facciale e contusioni multiple per il corpo da percosse”, si legge sul bollettino dell’ospedale pediatrico Santobono. “Allo stato attuale la piccola – prosegue il bollettino – non è in pericolo di vita, è ricoverata nel reparto di Neurochirurgia, vigile e cosciente. Non ha deficit motori e le indagini praticate non hanno evidenziato lesioni d’organo. Tuttavia, le condizioni cliniche e psicologiche impongono un continuo monitoraggio delle funzioni vitali da parte del personale di reparto”. Il cadavere del bimbo è invece all’istituto di Medicina legale di Napoli. Anche lui ha contusioni sul volto.

Sono sconvolto, non si può morire così“, ha detto ieri il sindaco di Cardito, Giuseppe Cirillo, lasciando l’abitazione di via Marconi 70 con gli occhi lucidi. “Queste cose le vedi in tv ma quando capitano sulla tua pelle non riesci a capacitartene”, ha aggiunto. Precisa che la famiglia non era seguita dai servizi sociali, perché fino a questo momento non c’erano stati mai problemi. Il sindaco conosce la famiglia dell’uomo che, benché di origini straniere, è da tempo residente a Cardito. “La mamma dei bimbi invece non la conosco, si è trasferita da un altro paese della zona”.