Chicco fascista, Juncker alcolista, ubriaca stupro libero…Da Gassmann a Meloni gli indignati incontinenti

di Lucio Fero
Pubblicato il 19 Luglio 2018 - 13:59 OLTRE 6 MESI FA
chicco fascista

Chicco fascista, Juncker alcolista, ubriaca stupro libero…Da Gassmann a Meloni gli indignati incontinenti

ROMA – Chicco fascista? Chicco chi? Uno che si chiama Federico e lo chiamano Chicco e si aggiunge ai non pochi che di questi tempi si sentono di nuovo all’onor del mondo in nome del fascio e della svastica e di tante versioni 2.0 e anche 3.0 di fascio e svastica appunto? [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Chi è quel fascista contro cui un bel po’ di social ribolle? No, no: Chicco fascista è la azienda che produce oggetti, abbigliamento e ogni sorta di cose utili per l’infanzia.

E che ha fatto la Chicco per meritarsi l’accusa, il marchio niente meno che di fascista? Ha prodotto uno spot dove invita gli italiani tutti a fare l’amore, quindi sesso, quindi bambini. Uno spot elegante, ironico. Non l’avesse mai fatto, il Tribunale permanente su segnalazione dell’Ufficio Indignazione Permanente, entrambi insediati nel cuore della cosiddetta Vigilanza della Gente, hanno avvistato Chicco. E segnalato i suoi peccati: invitare a fare bambini? Offesa ai single, ai gay, alle nullipare, a chi non ne vuole avere di bambini. E suprema offesa ai poveri che di bambini non ne possono avere perché costano. Infatti come è a tutti noto sono i paesi e la gente ricca che fa figli mentre le arre del mondo povere e le popolazioni in stato di miseria e indigenza tengono a freno la popolazione…

L’Indignato Incontinente, figura ormai prevalente o quasi nello zoo (zoo, volutamente zoo e non bio parco) umano allestito nell’Italia contemporanea, non si cura di dettagli quali il suo argomento balla per cui invitare a far bambini è offesa alla miseria, non si cura dei fatti e delle proporzioni. Lui/lei hanno visto lo spot, orecchiato in vita qualche luogo comune. Dunque trasportano e trasferiscono livore e rancore da argomento in argomento, come le api i fiori, impollinano. E’ la loro natura.

Ma c’è di meglio nell’acido mondo dell’Indignato Incontinente. Arriva la notizia di una sentenza che, in fondo, dice l’ovvio. Dice la sentenza: stupro è reato. Dice la legge: se la donna stuprata è stata fatta ubriacare o se è stata drogata dagli stupratori allora c’è un’aggravante di pena. Dice la sentenza: aggravante di pena non c’è se la donna stuprata si è ubriacata di sua volontà. Non c’è aggravante, mica non c’è reato, tanto meno non è che non c’è pena.

Ma vallo a spiegare ad Alessandro Gassmann e a tanti Indignati Incontinenti in buonissima e purissima buona fede però in pessima relazione con i fatti. Alessandro Gassmann commenta: “quindi se una donna si ubriaca uno stupro non è così grave…mortacci vostri”. Alessandro Gassmann non ha capito nulla, non ha evidentemente letto nulla se non frettolosamente un titolo. E quindi si indigna. Non lo sfiora l’idea che magistrati possano essere non indegni o sciocchi, non lo attrae la fatica di capire, leggere.

Ancora più su nella scala delle performance: Giorgia Meloni. Accade che Juncker appaia dal passo incerto, tale da dover essere sorretto in una sua uscita pubblica. E’ sciatica a seguito di antico incidente. Lo stesso Juncker ci scherzare ci fa scherzare sopra: “preferirei essere barcollante così perché ubriaco”. La Meloni orecchia qualcosa, quindi collega: Juncker uguale Europa, Europa uguale cattiva cosa, Juncker ubriaco, quindi ora dico Juncker alcolista e siamo cari italiani nelle mani di un?europa in mano ad un alcolizzato. E lo dice, lo dice davvero la Meloni.

Finito? No, e dove li mettiamo gli Indignati per il furto di immagine che i francesi hanno fatto usando Monna Lisa (la Gioconda) per festeggiare il Mondiale dei bleus? I francesi ci hanno rubato la Gioconda!!! Peccato che Leonardo Da Vinci Monna Lisa la vendette a Francesco I di Francia or sono cinque secoli.

E non finirà, anzi. L’Indignato Incontinente qualunque mestiere faccia e ruolo abbia, sempre non ha tempo né voglia per leggere più di tre parole in sequenza. Sempre gli scappa, non di sapere e capire. Ma di aprir bocca e dargli fiato. Ed è quasi sempre…fiatella.