Ciro Esposito, lo zio ai tifosi: “Niente violenza in suo nome”
Pubblicato il 25 Giugno 2014 - 08:30 OLTRE 6 MESI FA
ROMA – “Non si faccia violenza nel nome di Ciro”. E’ l’appello lanciato da Enzo, lo zio di Ciro Esposito, il tifoso del Napoli ferito a colpi d’arma da fuoco prima della finale di Coppa Italia Napoli-Fiorentina e morto al policlinico Gemelli dopo 50 giorni di rianimazione. “Invitiamo a mantenere la calma – sottolinea lo zio, poco dopo la morte del ragazzo – non vogliamo altra violenza, ma solo rispetto per Ciro”.
“Il nostro obiettivo è riportare Ciro al più presto a casa”, ha detto lo zio. “Per noi adesso è il momento del dolore – aggiunge – ma stiamo lavorando per poter accelerare i tempi e ripartire per Napoli”.
I tempi non saranno rapidissimi, però, perché è stata disposta l’autopsia dalla magistratura, autopsia che verrà effettuata all’ospedale Umberto I di Roma.
“Speriamo che almeno su questo ci sia un po’ di pietas umana e ci venga evitato un lungo strazio anche per tornare a casa”. L’uomo non nasconde un po’ di amarezza: “Mi aspettavo un po’ di vicinanza in queste settimane da parte delle istituzioni, ma non e’ mai arrivata salvo qualche eccezione come il sindaco di Napoli De Magistris” e ha ribadito: “questore e prefetto di Roma devono dimettersi”.