Coronavirus, il bollettino del 31 luglio: 6.513 nuovi casi e 16 vittime nelle ultime 24 ore

di Redazione Blitz
Pubblicato il 31 Luglio 2021 - 17:43 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus, il bollettino del 31 luglio: 6.513 nuovi casi e 16 vittime nelle ultime 24 ore

Coronavirus, il bollettino del 31 luglio: 6.513 nuovi casi e 16 vittime nelle ultime 24 ore (foto Ansa)

6.513 nuovi casi e 16 vittime. Questi i numeri del bollettino di oggi, venerdì 31 luglio, del ministero della Salute sulla situazione della pandemia in Italia.

Articolo aggiornato alle 17:43

Coronavirus, il tasso di positività al 2,4%

Sono 264.860 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Venerdì erano stati 247.486. Il tasso di positività è del 2,4%, in lieve calo rispetto al 2,67% di venerdì.

Coronavirus, il bollettino del 31 luglio: aumentano le terapie intensive

Sono 214 i pazienti ricoverati in terapia intensiva con il Covid in Italia, 13 in più rispetto a venerdì nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono stati 25. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 1.851, 39 in più rispetto a venerdì.

Coronavirus, i numeri totali

I casi in Italia dall’inizio dell’epidemia sono 4.350.o28, i morti 128.063. I dimessi ed i guariti sono invece 4.134.680, con un incremento di 2.170 rispetto a ieri. Gli attualmente positivi sono 87.285, in aumento di 4.323 unità nelle ultime 24 ore.

Zona gialla, tre regioni a rischio per fine agosto: Lazio, Sicilia e Sardegna

Lazio, Sicilia e Sardegna, se i contagi dovessero continuare ad aumentare, a fine agosto potrebbero tornare in zona gialla. Il report dell’Iss accende i riflettori sul possibile aumento di ricoveri e di terapie intensive in Sicilia, Sardegna e Lazio.

Ricordiamo che recentemente sono cambiati i parametri per il cambio colore. Quindi per andare in zona gialla è necessario superare la soglia del 15% di posti letto occupati nei reparti ordinari. E la soglia del 10% dei posti letto in terapia intensiva.

Attualmente nessuna regione supera le due soglie, ma rispetto alle ultime settimane i numeri sono in peggioramento. E forse bisognerà cominciare a prestare maggiore attenzione per evitare di lasciare la zona bianca. Con tutto ciò che implica in termini di restrizioni, regole, chiusure.