Fidene, 35enne uccisa a colpi di pistola davanti a un ristorante dall'ex compagno Fidene, 35enne uccisa a colpi di pistola davanti a un ristorante dall'ex compagno

Roma, 35enne uccisa a colpi di pistola davanti a un ristorante: arrestato l’ex compagno

Un’avvocatessa 35enne romana è stata uccisa la scorsa notte dal suo ex compagno, di 61 anni, dopo una lite. L’episodio è avvenuto nel quartiere Appio Latino, a Roma.

Le prime notizie

L’uomo aveva raggiunto la donna in un ristorante dopo aver discusso con lei, poi l’ha fatta uscire dal locale ha sparato contro di lei alcuni colpi di pistola.  Dopo l’omicidio l’uomo, fuggito, è stato poi arrestato nei pressi di Fidene.

Chi è l’uomo

Il killer è un sindacalista di 61 anni. L’uomo è un sindacalista di AssiVolo, sindacato dei quadri Enav. Il 61enne aveva un porto d’armi per uso sportivo e non si può escludere che frequentasse il poligono di Tor di Quinto.

Il racconto di un testimone

“Ho sentito le grida dei clienti del locale e ho capito che le aveva sparato – ha raccontato un testimone a La Repubblica – Le ha sparato di fronte a me, ma ho sentito solo il colpo che a primo impatto ho pensato fosse un petardo, ma subito dopo ho sentito le grida dei clienti del locale e ho capito vedendo la donna a terra”. Il testimone, che vive nel quartiere, ha assistito alla scena dalla panchina di fronte al ristorante: “Il killer mi è anche passato davanti dopo che le ha sparato, ma li per li non sapevo che fosse accaduto. Solo dopo ho capito che l’uomo che mi è passato di fronte era quello che aveva sparato poco prima. Si è allontanato a piedi camminando veloce”.

La nota di Telefono rosa

“Di certo non si previene la violenza con qualche consiglio. Ieri un’altra donna è stata ammazzata da un uomo, l’ennesimo femminicidio. Questo fenomeno è inarrestabile e nulla viene messo in campo per contrastarlo”. Lo afferma la presidente del Telefono Rosa Maria Gabriella Carnieri Moscatelli. “Ci congratuliamo anche noi con le forze dell’ordine per la loro grande professionalità, ma sarebbe ora che – aggiunge – ci potessimo congratulare anche con i rappresentanti parlamentari per essere riusciti a contrastare questa infinita mattanza. Forse un atteggiamento diverso da parte delle donne oppure un vestito coprente potevano evitare la tragedia? No! Certo fin quando saremo costrette a leggere i proclami maschilisti confezionati in un opuscolo come quello del Comune di Cividale del Friuli la violenza non sarà certamente contrastata. Un messaggio del genere – conclude – fa danni importanti, rafforzando una cultura patriarcale di possesso della donna”.

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