Lago di Garda: a Desenzano la battaglia per il lido Feltrinelli

Pubblicato il 6 Settembre 2011 - 13:25 OLTRE 6 MESI FA

Foto dal sito de Il Giorno

DESENZANO – Il piccolo lido Feltrinelli, situato sul lago di Garda, meta turistica e storica di Desenzano (Brescia), potrebbe essere cancellato dal Piano Integrato d’Intervento delle Tassere, che, già approvato per un voto in consiglio comunale prevede la riqualificazione del lungolago con 7.500 mq di passeggiata. E la spiaggetta resterebbe un ricordo. A gestirla da 14 anni è Margherita Torelli, che lamenta: “Non riesco a capire le motivazioni. A parte loro, non ci sono persone contente e i turisti sono restati basiti”. Tra lettini e pedalò ci sono sempre tanti affezionati locali e parecchi turisti.

Il progetto è già deliberato, ma la confusione è enorme. “Sono tutti imbufaliti, la gente non capisce il perché di una decisione così miope e poco rispettosa della storia della città, molti minacciano di non venire più a Desenzano”, dice ancora Margherita Torelli a Repubblica.

I privati sborsano 6 milioni per rifare i 700 metri di passeggiata che asfalterebbero la Feltrinelli e l’amministrazione comunale dà il via libera per tirar su cinquecento nuovi appartamenti in località Tassere, tra San Martino e Rivoltella. In tutto 49mila metri cubi di residenza, e poco importa se a Desenzano ci sono già 1.500 alloggi invenduti.

Le 500 firme raccolte e depositate, di fronte alle quali l’ amministrazione ha annunciato che nel prossimo consiglio comunale si ridiscuterà la famigerata delibera e si riesaminerà il progetto, sono già diventate 1200.

Ma la battaglia per la Feltrinelli è diventata anche una lotta politica, fatta di alleanze che saltano. Un consigliere del Pdl, Paolo Barzizza, ha salutato i suoi e non ha più messo piede in consiglio comunale. Ricorda Rosa Leso, candidata alle primarie del Pd per il prossimo candidato sindaco: “In questa spiaggia quando ero piccola le famiglie venivano a lavare i panni, poi a fare il bagno ai bambini. E la sera si cenava qui. Oggi ci tocca assistere a questa vergogna. Ecco perché siamo prontia indire un referendum”.