Monza. “Vado in ritirata”: i vigili costretti a dichiarare la pausa pipì

Pubblicato il 1 Marzo 2012 - 14:09 OLTRE 6 MESI FA

MONZA – “Vado in ritirata”,”Impegno sociale di poco conto”,”Stacco”.  Sono queste le frasi usate dai vigili urbani, che per ordine del comandante Alessandro Casale, devono segnalare alla centrale le “pause pipì”. Casale ha varato un nuovo regolamento, che ai 134 agenti della polizia locale di Monza non è andato giù. Oltre alla segnalazione via radio, che i vigili dovranno fare prima e dopo l’entrata in bagno, la pausa andrà inserita anche nella compilazione del foglio di fine turno. Gli orari dei bisogni fisiologici saranno registrati. L’obiettivo di Casale è “sapere dove si trovano” i suoi uomini. I vigili però non hanno gradito, ed i sindacalisti della Rsu denunciano: “Dobbiamo chiedere il permesso per andare in bagno, sembra di essere tornati a scuola e in più perdiamo tempo”.

Gianni Romano, sindacalista della  Usb, ha detto: “E’ una gravissima violazione della privacy.Se qualcuno ha problemi è costretto a metterli in piazza”. Il comandante Casale ha replicato: “Non ci trovo nulla di strano. Anzi, mi meraviglio che prima questa norma fosse assente. Dobbiamo sapere con esattezza dove si trova il personale”.