‘Ndrangheta in Emilia Romagna, nuove accuse. 16 arrestati, anche il presidente del Consiglio comunale di Piacenza

di admin
Pubblicato il 25 Giugno 2019 - 09:02| Aggiornato il 26 Giugno 2019 OLTRE 6 MESI FA
'Ndrangheta, tra i 16 arresti anche presidente consiglio comunale Piacenza

‘Ndrangheta, 16 arresti: anche il presidente del Consiglio comunale di Piacenza

ROMA – Infiltrazioni della ‘Ndrangheta in Emilia Romagna? Non è più una novità ma fa sempre un certo effetto leggere l’accusa che ha portato a 16 arresti in tutta la regione. Gli agenti hanno eseguito le ordinanze di misura cautelare contro sedici persone ritenute vicine (scrive l’Ansa e scrivono i principali quotidiani) al clan dei Grande Aracri.

Anche il presidente del Consiglio comunale di Piacenza, Giuseppe Caruso, è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha commentato: “Nessuna tregua e nessuna tolleranza per i boss, avanti tutta contro i clan”.

Oltre agli arresti e alle perquisizioni dell’operazione “Grimilde”, i poliziotti stanno eseguendo un decreto di sequestro preventivo di beni emesso dalla Dda di Bologna nei confronti dei principali appartenenti al gruppo criminale riguardante società, beni mobili ed immobili e conti correnti.

Tra i destinatari delle misure cautelari ci sono anche Francesco Grande Aracri, che vive a Brescello, in provincia di Reggio Emilia. Il Comune è noto, oltre che per i film su Peppone e don Camillo ispirati dai libri di Guareschi, per essere stato il primo in Emilia-Romagna che venne sciolto, a fine 2017, proprio le infiltrazioni della criminalità organizzata. 

Il presidente del Consiglio comunale di Piacenza Caruso, invece, è accusato dagli investigatori di essere parte integrante dell’organizzazione che operava tra le province di Reggio Emilia, Parma e Piacenza. (Fonte ANSA)