Milano: sequestrate 4mila confezioni di farmaci nella China Town di via Sarpi

Pubblicato il 16 Aprile 2010 - 08:58 OLTRE 6 MESI FA

via Paolo Sarpi

Quasi 4000 confezioni di farmaci sono stati sequestrati a Milano, nel quartiere Sarpi. I medicinali erano venduti in tre erboristerie ai civici 17 di via Massena e 6 e 16 di via Giordano Bruno.

L’operazione è stata portata a termine da dodici agenti del Nucleo Centro della Polizia Locale, coordinati da tre commissari aggiunti.

I titolari delle erboristerie sono tre uomini cinesi di 63, 33 e 40 anni. Sono stati denunciati per esercizio abusivo della professione medica e per vendita di medicinali guasti: alcuni farmaci infatti erano scaduti.

Tra i prodotti sequestrati, anche alcuni termometri al mercurio, banditi dal commercio, pillole abortive e farmaci importati dalla Cina e vietati dalla farmacopea ufficiale italiana: antibiotici, antiallergici, antidolorifici e anche un centinaio di scatole di Viagra. Sono in corso accertamenti su alcuni prodotti di sospetta natura dopante.

I farmaci venivano esposti anche in vetrina o sugli scaffali all’interno dei locali, cercando di occultare l’acronimo Otc (farmaci da banco) con il prezzo. Il titolare dell’esercizio di via Giordano Bruno 16 è stato sorpreso dagli agenti mentre misurava la pressione nel retrobottega a un cinese risultato clandestino.

“Sono 11 le operazioni condotte dai vigili da inizio anno,  spiega il vice-sindaco e assessore alla sicurezza Riccardo De Corato, di cui 4 hanno riguardato farmacie abusive, come quelle scoperte lo scorso febbraio in via di Cambio e piazzale Baiamonti. Dal 2008 sono 53 gli interventi per la legalità del quartiere. Un’azione incalzante per la sicurezza dei cittadini e che beneficia anche del potenziamento degli agenti (23), che ho disposto a seguito di un incontro che ho avuto a gennaio scorso con l’associazione Vivisarpi”.

“Non possiamo tollerare, continua De Corato, che una parte di Milano sia soggetta a un’economia parallela, dove si possa fare carta straccia delle leggi italiane e dei regolamenti. Dove si mini la salute dei residenti, italiani o stranieri, vendendo prodotti non a norma o scaduti senza avere qualifiche professionali. Così come non tollereremo chi fa business sulla pelle dei clandestini, con gli Internet Point trasformati in dormitori, con i centri massaggio a luci rosse, le improvvisate cliniche mediche, le bische o la vendita di merce contraffatta tra cui giocattoli pericolosi che finiscono poi in mano a bambini”.