Mercato parallelo di schede telefoniche, indagati anche dirigenti Telecom

Pubblicato il 1 Luglio 2010 - 09:57 OLTRE 6 MESI FA

Un mercato parallelo di schede telefoniche è stato scoperto dalla guardia di finanza di Vicenza che ha denunciato 30 persone, tra dirigenti Telecom, titolari punti vendita di Telecom e phone center.

L’illecito è venuto a galla nell’ambito di un’operazione antidroga, i cui indagati utilizzavano schede telefoniche intestate a persone fittizie. I finanzieri, insospettiti, hanno svolto accertamenti scoprendo che l’utilizzo di altre schede, con lo stesso sistema, era stato fatto in altre attività illecite sulle quali stavano indagando varie procure italiane.

Concentrando l’attenzione sui canali di approvvigionamento delle schede telefoniche è stato verificato che vi erano intestazioni plurime di schede, affibbiate a ignare persone, con un giro consistente di vendite ‘parallele’ garantite dai punti vendita Telecom.

A un’unica persona, ad esempio, erano state intestate migliaia di schede telefoniche. Un ‘trucco’ che consentiva ai punti vendita di avere abbuoni e premi dalla Telecom, e permetteva loro e ai call e phone center, di poter vendere schede ‘anonime’, a prezzo maggiorato, spesso a pregiudicati.

Per i finanzieri, ma su questa ipotesi sta indagando la Procura di Milano, anche la stessa Telecom avrebbe potuto avere vantaggi, avendo attivato, nel periodo dell’ indagine, ovvero fino al 2009, un numero abnorme di utenze, con possibili riflessi sul valore delle azioni della società.

Gli indagati sono accusati di falso e frode informatica e, di concerto con il Garante della Privacy, i finanzieri hanno contestato, anche alla Telecom Spa violazioni amministrative al codice della Privacy, per aver omesso i controlli previsti e necessari sul trattamento dei dati personali.

La Telecom, rileva la guardia di finanza, riconoscendo fondate le contestazioni, ha già provveduto a pagare la sanzione amministrativa ridotta pari a 1.140.000 euro.