Scuola, migliora la qualità. Ma Italia unico Paese Ocse a tagliare la spesa

di redazione Blitz
Pubblicato il 9 Settembre 2014 - 12:11 OLTRE 6 MESI FA
Scuola, migliora la qualità. Ma Italia unico Paese Ocse a tagliare la spesa

Scuola, migliora la qualità. Ma Italia unico Paese Ocse a tagliare la spesa

ROMA – Migliora costantemente in Italia la qualità dell’istruzione di base, ma al contempo l’Italia è l’unico Paese Ocse a tagliare la spesa riservata all’istruzione. La “promozione” arriva dal rapporto Ocse “Uno sguardo sull’Istruzione 2014″.

In base ai test “Pisa” per la matematica, tra il 2003 e il 2012 è diminuita la percentuale dei quindicenni che ottengono un punteggio basso ed sono aumentati i più bravi.

Nel 2003 circa uno studente su 3 (32%) aveva ottenuto in matematica risultati inferiori al livello 2. Nel 2012 la percentuale si è fermata al 25%. Per quanto riguarda la misurazione delle competenze degli adulti risalente al 2012 (Piaac): i 25-34enni italiani ottengono risultati migliori nelle competenze matematiche rispetto alle generazioni precedenti (35-44enni).

Raggiunge il livello 3 o superiori il 42% dei 25-34enni, contro il 30% dei più grandi. Ma sia per le competenze di lettura che per quelle matematiche il livello medio in Italia resta basso rispetto ad altri paesi. Ad esempio i risultati medi ottenuti in matematica dai 25-34enni si piazzano in penultima posizione, quelli di lettura in ultima.

Nonostante i miglioramenti tra il 1995 e il 2011 in Italia la spesa per studente nella scuola primaria, secondaria e post secondaria non terziaria è diminuita del 4%. Ma se non fosse intervenuto il privato, le risorse a disposizione sarebbero ulteriormente diminuite. Tra i 34 paesi Ocse presi a esame, l’Italia è l’unico che registra una diminuzione della spesa pubblica per le istituzioni scolastiche tra il 2000 e il 2011 (-3%,la media Ocse registra +38%) ed è il Paese con la riduzione più marcata di investimenti (-5% 2000/2011).

Calano gli stipendi degli insegnanti. Tra il 2008 e il 2012 le buste paga dei prof delle elementari e medie sono diminuite in media del 2%. Inoltre, dal 2005 al 2012, le retribuzioni statutarie dei docenti di ogni grado e con 15 anni di esperienza sono scese del 4,5%. Perdita compensata, in parte e comunque a livello individuale, dagli scatti di anzianità. Nel frattempo, a causa dei tagli alla spesa, è aumentato anche il numero medio di studenti per docente, che ora si avvicina alla media Ocse.