Scuola, in Sardegna arrivati 3mila banchi monoposto su 50mila richiesti

di redazione Blitz
Pubblicato il 30 Settembre 2020 - 20:20 OLTRE 6 MESI FA
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Scuola, in Sardegna arrivati 3mila banchi monoposto su 50mila richiesti

In Sardegna si discute dei problemi legati all’avvio di questo anno scolastico caratterizzato dalle misure anti-Covid

A scuola in Sardegna senza i nuovi banchi monoposto. Negli oltre 270 istituti frequentati da circa 200 mila studenti, li attendono ancora. Le dotazioni anti-Covid, come mascherine e dispenser per la disinfezione delle mani, sono sufficienti, ma dei banchi solo una flebile ombra. 

Ne sono arrivati appena 3 mila, a fronte di una richiesta di 50 mila. Lo segnala il direttore dell’ufficio scolastico regionale, Francesco Feliziani, sentito oggi dalla Seconda commissione (Pubblica istruzione) in Consiglio regionale.

Per i sindacati, assenti le altre sigle, è intervenuto il segretario regionale della Uil-scuola Giuseppe Corrias, che ha denunciato la mancata nomina degli insegnanti che sarà forse completata in settimana.

E poi la carenza di circa 1000 docenti di sostegno, le difficoltà nel trasporto pubblico locale, nella ridefinizione degli spazi e nell’acquisizione dei cosiddetti rinforzi di personale previsti per l’emergenza sanitaria.

A proposito delle nomine docenti, a causa di problemi strutturali, ha spiegato Feliziani, sono stati coperti “solo in minima parte i 2000 posti di cui abbiamo necessità e dovremo fare non meno di 30 concorsi a partire dal 22 ottobre”.

L’inadeguatezza del servizio di trasporto degli studenti pendolari è stata segnalata anche dalla rappresentante dell’Associazione nazionale presidi, Anna Maria Maullu.

Il problema è particolarmente sentito nelle zone interne. Altro elemento da tenere in considerazione nell’eventualità di nuovi lockdown anche se circoscritti, è quello della didattica a distanza, perché in molte zone della Sardegna scoperte da segnale non c’è possibilità di connessione.

A questo proposito, il presidente dell’Anci Sardegna, Emiliano Deiana, ha suggerito l’uso di strutture pubbliche nella disponibilità dei Comuni, sia per assicurare la continuità didattica degli studenti sia per ridurre l’afflusso alle scuole, magari con meccanismi di turn over.

Il problema trasporti

Per risolvere il problema dei trasporti anche tramite l’accesso differenziato degli studenti a scuola – come suggerito da Feliziani – servirebbero un’anagrafe degli iscritti, per tracciarne la provenienza, e risorse.

La direttrice generale dell’assessorato regionale ai Trasporti, Gabriella Massidda, ha ricordato la delibera sulla possibilità per la Regione di accedere a un fondo nazionale per i servizi aggiuntivi nei territori a domanda debole e ribadito l’apertura all’utilizzo dei mezzi privati attraverso una lettera alle aziende del settore in cui dovranno essere indicate le caratteristiche dei mezzi e i costi del servizio.

Quanto all’emergenza Covid, il direttore generale dell’assessorato alla Sanità, Marcello Tidore, ha riferito che in ogni area sanitaria sono stati individuati due referenti (o più, se necessario) che opereranno secondo procedure strutturate.

Non è stato possibile invece – ha confermato Tidore – attivare capillarmente i test sierologici per la scarsa adesione dei medici di base. (Fonti: Ansa, Agi).