Silvia, l'insegnante che vuole la scuola libera...dai vaccini Silvia, l'insegnante che vuole la scuola libera...dai vaccini

Silvia, l’insegnante che vuole la scuola libera…dai vaccini

Silvia è a Piazza del popolo a Roma tra le centinaia (non migliaia) di ribelli al vaccino e combattenti contro il Green Pass. Porta e innalza un cartello e questo attira la curiosità del giornalista del Corriere della Sera che cerca di parlare con lei. Lei risponde fornendo un nome, Silvia appunto, e una informazione su se stessa: fa l’insegnante. Cosa c’è scritto sul cartello di Silvia? Qualcosa che riguarda la scuola, la scuola tutta e non solo quella dove Silvia lavora.

Silvia la scuola la vuole libera. Libera…dai vaccini! Sul cartello c’è scritto “Scuola free vax”. Un cartello quello di Silvia che spiega come meglio non si potrebbe qual è la libertà che questa gente invoca e, potendo, imporrebbe: la libertà talebana dello squadrismo sanitario.

Silvia persona e Silvia insegnante

Silvia è una giovane persona che ha il diritto di pensare e diffondere parole e pensieri che vuole. Silvia è anche una giovane insegnante che, in quanto tale, è un pericolo, una minaccia, un danno per la collettività. La libertà di Silvia di pensare vaccino uguale veleno deve fermarsi e deve essere fermata quando Silvia persona diventa Silvia insegnante.

La società tutta deve porre questo argine e confine. Per sopravvivenza e, non bastasse, per libertà. Perché libertà è non ciascuno fa come gli pare dei diritti altrui esistendo solo i propri bisogni santificati in diritti. La libertà è costruzione collettiva degli argini entro i quali scorre la volontà individuale. Altrimenti è violenza sfacciata e impudente, anche se si mette indosso una veste con sopra scritto libertà.

La libertà di Silvia persona di pensare che il vaccino è veleno di Stato e di multinazionale se esercitata da Silvia insegnante a scuola diventa libertà di ammalare, contagiare. Diventa crimine. Ed è proprio questo che Silvia fa o dichiara di voler fare con il suo cartello pro scuola “free vax”. Ed è proprio questo che vogliono fare la varie famiglie del movimento No Vax, No Pass: imporre al resto della popolazione il peso e il danno della loro ideologia. Altro che libertà, esattamente il suo contrario per chi non sia come loro e con loro.

Silvia, una di quelli che la stampa e la tv…

Silvia, una di quelli che la stampa e la tv danno voce a tutti, compresi coloro che hanno titolo a dire nulla. Anzi, non solo compresi, preferiti e ricercati coloro che nessun titolo hanno per saperne qualcosa. Stampa e tv pigre e corrive continuano ad esercitare par condicio tra “l’opinione” del vaccinarsi e “l’opinione” del non farlo.

In particolare in Italia stampa e tv si orientano da tempo con la sola bussola dello schieramento (spesso ultra) di natura politica e partitica. Altro non sanno fare, quindi stampa e tv in pandemia si orientano secondo coordinata di politica interna italiana (spesso micro e/o mala politica). Quindi i quotidiani di destra-destra si sentono obbligati ad antipatizzare il vaccino, non così quello più vicino a Berlusconi…

L’esempio, il caso più melanconico e triste è quello de Il Fatto che, essendo pro Conte e contro Draghi, adesso scopre o crede di scoprire, comunque vende che vaccinati o no stessa carica virale e capacità di contagiare: tutto fa brodo per cucinare la quotidiana minestra anti governo Draghi. Casi penosi a parte, l’informazione segue, a sua stessa insaputa o no, la regola di condotta Facebook.

Facebook, metti un “mi piace”…

Un “mi piace” su un post no vax e subito un solerte ed efficiente menù a tendina ti moltiplica affermazioni, indirizzi, propaganda no vax. Gli algoritmi di Facebook consigliano svelti pagine pagine no vax e negazioniste. La pubblicità, si sa, segue la moltiplicazione. Così funziona Facebook e così in fondo funzionano anche le “interviste” alle non poche Silvia che vanno in piazza oggi e domani in cattedra a dire che il vaccino è veleno e che Covid è pretesto per dittatura sanitaria.

Sono stati e sono contro la mascherina. Sono stati e sono contro le zone rosse e le quarantene. Sono stati e sono contro il distanziamento. Sono contro i vaccini e il Green Pass. Non sono per la libertà e la salute altrui, non le vogliono, se ne fregano. Hanno diritto ad esserlo ma, qui e adesso,  della libertà e della salute di tutti sono il nemico.

Gestione cookie