Terremoto Emilia: Gps può monitorare edifici “in diretta”

Pubblicato il 30 Maggio 2012 - 19:48 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Con dei semplici ricevitori Gps abbinati ad un apposito algoritmo sarebbe possibile monitorare in tempo reale il comportamento degli edifici durante un terremoto, identificando subito quelli che subiscono danni gravi o crolli. Il sistema esiste gia', si chiama Vadase, ed e' stato messo a punto dai ricercatori dell'Area di Geodesia e Geomatica dell'Universita' di Roma "La Sapienza".

"Con il nostro sistema, che si basa sull'elaborazione dei dati ottenuti dai ricevitori Gps, siamo riusciti a calcolare lo spostamento del Giappone dopo il terremoto dello scorso anno, e studi scientifici successivi hanno dimostrato che con un numero sufficiente di ricevitori sarebbe stato possibile prevedere al momento del terremoto il successivo tsunami, spiega Mattia Crespi, l'ideatore insieme a Gabriele Colosimo e Augusto Mazzoni. Applicato all'Emilia il software potrebbe segnalare in tempo reale, con un dispositivo su ogni edificio sensibile, eventuali crolli o situazioni di pericolo, contribuendo significativamente al coordinamento dei soccorsi".

Il sistema, che ha ricevuto due anni fa un premio dall'Agenzia Spaziale Tedesca come 'eccellenza europea', e' stato applicato anche ai due terremoti di questi giorni: "Abbiamo utilizzato i dati di alcuni ricevitori Gps di privati e dell'Ingv – spiega Crespi – e i risultati ottenuti sono in fase di valutazione da parte di esperti dell'Ingv nell'ambito dell'interpretazione sismologica dei due sismi".