Le 5 mangiatoie dell’agricoltura di Stato: Cra, Ismea, Agea, Assi, Inran

Pubblicato il 20 Marzo 2012 - 09:26 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – C’è il caso del Cra, il Consiglio per la ricerca in agricoltura, con 1.800 dipendenti, 47 centri sparsi per l’Italia per 5.300 ettari. C’è l’Ismea, ente nato per finanziare l’acquisto di terreni da parte degli agricoltori. In tutto 153 dipendenti. Se gli acquirenti non riescono a rimborsarlo, quest’ente diventa padrone. Un sistema che ha portato l’Ismea a ritrovarsi proprietario di 11.309 ettari. Poi c’è l’Agea, ente che distribuisce i fondi europei per l’agricoltura (sette miliardi) e fa anche da esattore. L’Inran, l’istituto di ricerca per gli alimenti e la nutrizione, con 160 addetti e un Cda dove siedono un ex deputato Ds (Giuseppe Rossiello) e un ex candidato del Pdl alle regionali venete (Amedeo Gerolimetto). Infine l’Assi, ex Unire, Agenzia per lo sviluppo del settore ippico. Per il Pd, dal 2006 al 2008 ha bruciato 110 milioni di soldi pubblici.

Sono cinque esempi tra gli undici enti pubblici (più una serie di società controllate) nati per gestire i 17mila ettari di terreni in mano allo Stato. Enti a loro volta in mano alla politica. In tutto sono 338 mila ettari di terreno, una superficie grande come l’intera Valle D’Aosta, che fanno capo a Regioni, enti locali e Stato centrale. Di questi ettari sono 17mila quelli gestiti dal ministero dell’Agricoltura, ente a sua volta abolito, in teoria, da un referendum del 1993.

Scrive Sergio Rizzo sul Corriere della Sera: Un groviglio proliferato negli anni per ragioni politiche, che ora i democratici chiedono di sciogliere, riassemblando tutto in soli quattro soggetti, con una proposta di legge per tagliare sovrapposizioni, sprechi e diseconomie.

Un esempio. Il Cra, il Consiglio per ricerca in agricoltura: ha 1.800 dipendenti, 47 centri sparsi per l’Italia e 5.300 ettari a colture sperimentali. Fino al commissariamento è stato in mano all’ex senatore Domenico Sudano, professore di francese già segretario siciliano dell’Udc e in seguito coordinatore locale del Pid, il partito del ministro Francesco Saverio Romano che l’aveva nominato. Però anche l’Inea, con 300 dipendenti e 20 filiali regionali, opera nella ricerca: è presieduto dall’ex consigliere regionale veneto Tiziano Zigiotto, eletto nel 2005 con il listino del governatore e futuro ministro Giancarlo Galan, autore della sua nomina. E fa ricerca pure l’Inran, che ha 160 addetti e un cda dove hanno trovato posto un ex deputato Ds (Giuseppe Rossiello) e un ex candidato azzurro alle regionali venete (Amedeo Gerolimetto)