Ventimiglia, scritte contro agente Diego Turra: 4 denunciati

di redazione Blitz
Pubblicato il 2 Settembre 2016 - 14:33 OLTRE 6 MESI FA
Ventimiglia, scritte contro agente Diego Turra: 4 denunciati

Ventimiglia, scritte contro agente Diego Turra: 4 denunciati

GENOVA – Quattro persone appartenenti al movimento No Borders sono state identificate e denunciate dalla Digos di Genova perché ritenuti gli autori delle scritte ingiuriose contro il poliziotto del reparto mobile di Genova Diego Turra morto d’infarto il 6 agosto durante un servizio di ordine pubblico a Ventimiglia.

Uno dei denunciati è figlio di un importante funzionario della Caritas Ambrosiana. I quattro sono antagonisti con precedenti per reati compiuti durante le manifestazioni di piazza e presenti a Ventimiglia alle diverse iniziative organizzate dal movimento. Sono due uomini e due donne: si tratta di un antagonista lombardo di 28 anni, un cosentino di 35 anni domiciliato da tempo a Genova una genovese di 25 anni e una milanese di 26 anni. Determinante per il riconoscimento le immagini delle telecamere e la targa del furgone usato dai quattro, veicolo in uso alla Fondazione Caritas ambrosiana.

Il poliziotto del sesto reparto mobile di Genova Diego Turra è stato stroncato da un infarto a Ventimiglia mentre si apprestava a partecipare ad un servizio di contenimento dei manifestanti No Borders. In seguito alla morte dell’agente sono state scoperte le scritte a spray su un muro nei pressi del palazzo della Dogana, vicino alla stazione Marittima di Genova, sottoposta, dall’entrata in vigore dell’allerta 2 negli scali portuali, a una più rigida sorveglianza.

La scritta, in rosso fuoco, conteneva due frasi: “Diego Turra, solita m…” e “- arresti + arresti cardiaci” con sotto una sigla, P.S.M. Sul posto gli agenti delle volanti e gli specialisti della Digos che hanno subito avviato indagini per cercare di scoprire gli autori delle scritte. Il segretario provinciale del sindacato di polizia Siap Roberto Traverso ha subito censurato la scritte, definendole “di matrice anarchica infamante e vergognosa”, chiedendo che fossero subito cancellate.