Vino buono, pulito e giusto, a Bologna la Fiere, torna “Slow Wine Fair” (25-27 febbraio), cantine di 27 Paesi

Vino buono, pulito e giusto, a Bologna la Fiere, torna “Slow Wine Fair” (25-27 febbraio), Cantine di 27 Paesi del mondo, presenti tutte le regioni d’Italia

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 25 Febbraio 2024 - 08:34
Vino buono, pulito e giusto, a Bologna la Fiere, torna “Slow Wine Fair” (25-27 febbraio), Cantine di 27 Paesi del mondo, presenti tutte le regioni d’Italia.

Vino buono, pulito e giusto, a Bologna la Fiere, torna “Slow Wine Fair” (25-27 febbraio), Cantine di 27 Paesi del mondo, presenti tutte le regioni d’Italia.

Vino buono, pulito e giusto, a Bologna Fiere, torna “Slow Wine Fair” (25-27 febbraio), Cantine di 27 Paesi del mondo, presenti tutte le regioni d’Italia. Tre giorni dedicati al vino, ai vignaioli di mezzo mondo – 1.000 espositori , 170 cantine di 27 Paesi – alle cantine italiane (772). Una vetrina che giunge a proposito. Cioè in un momento in cui l’agricoltura attraversa una fase di contestazione ( e proposte) ed è diventata uno dei punti più importanti della agenda politica nazionale ed europea.

TUTTI I NUMERI DEL SALONE
È record di catene straniere e italiane con espositori che arrivano anche dall’America Latina , dall’Australia Meridionale, dalla Turchia. E poi Giappone, Messico, Sudafrica, Svezia, Argentina. Altri numeri significativi: un totale 1170 cantine ( + un 50% biologiche o biodinamiche). Sono presenti tutte le regioni d’Italia e 27 Paesi del Mondo per un totale di 5.000 etichette in degustazione. Ci sono anche amari prodotti in 10 regioni italiane. Sono 200 i buyer internazionali selezionati, ben 16 masterclass, 20 conferenze,
10 food truck. Ben 36 i riconoscimenti per il premio “Carta Vini Terroir e Spirito Slow”, evento che si propone di far conoscere i locali che valorizzano il vino buono (arrivate 500 segnalazioni di enoteche, osterie, bistrot, pizzerie, ristoranti da tutta Italia).

OLTRE 50 EVENTI OFF
Molteplici gli eventi che coinvolgono Bologna e  dintorni. Ne sono stati organizzati oltre 50. Su tutte l’iniziativa “ Piatti di vino”. Una kermesse che celebra l’utilizzo del vino in cucina con ricette della tradizione e proposte originali. New entry della tre giorni bolognese è lo “ Slow bar” che propone incontri e degustazioni di spirits in mixology, prodotti in modo etico e sostenibile. Tema del nuovo salone è l’uso dei liquori amari nei drink da aperitivo.

UN SALONE NATO DURANTE LA PANDEMIA
Slow Wine Fair è una idea nata durante la pandemia; in sole 3 edizioni si è già ben posizionata nel panorama italiano ed europeo. E come dice il presidente di Bologna Fiere, Gianpiero Calzolari:” È una fiera B2B che guarda all’Horeca ( cioè all’industria alberghiera, ristoranti, bar, catering) e a un consumatore evoluto”. E poi:” Anche quest’anno la Fiera si appresta ad accogliere tantissime aziende e produttori,  e un pubblico di addetti ai lavori, buyer e appassionati ai quali vengono proposti vini di grande qualità e in linea con i principi di sostenibilità promossi da Bologna Fiere e Slow Food”.

Aggiunge il coordinatore della grande fiera del vino, Giancarlo Garigliano:” Un bicchiere di vino non salverà il mondo ma sicuramente un certo tipo di viticoltura può fare molto bene, ad esempio anche al paesaggio. I vignaioli che portano avanti una agronomia virtuosa sono custodi del territorio, lo proteggono e lo rendono vivo; hanno cioè una funzione sociale che non può essere sottovalutata”.