Afghanistan, la Nato ritira i militari dai ministeri

Pubblicato il 25 Febbraio 2012 - 16:53 OLTRE 6 MESI FA

KABUL – Nel quinto giorno consecutivo di proteste per il rogo di copie del Corano in una base Usa di Bagram, a Kabul, due consiglieri militari americani sono rimasti uccisi in una sparatoria all’interno del ministero dell’Interno.

L’omicidio è stato rivendicato dai Taliban come ritorsione dopo le copie del Corano bruciate. Secondo gli ex studenti coranici, i morti sarebbero peraltro stati quattro e non due soli, come reso noto ufficialmente. Ad aprire il fuoco sarebbe stato un poliziotto locale, ma in un comunicato gli insorti attribuiscono il delitto “all’eroico mujahed Abdul Rahman”.

La Nato. Il generale John Allen, comandante della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf), ha deciso di adottare ”immediate misure” per richiamare tutto il personale della Forza che lavora in ministeri dentro e intorno a Kabul.

Il generale Allen , in una nota, condanna ”l’attacco odierno nel ministero dell’Interno che ha ucciso due ufficiali della coalizione” e spiega che le disposizioni riguardanti il ritiro del personale Isaf (sotto comando Nato) dai ministeri afghani sono dovute a ”ovvie ragioni di protezione”. ”Stiamo svolgendo una inchiesta” sull’accaduto, ha aggiunto, e ”faremo di tutto per trovare la persona responsabile di questo attacco. Si tratta di una persona vile le cui azioni non resteranno senza risposta”.

Dopo l’Isaf, anche la Gran Bretagna ha deciso di ritirare i suoi consiglieri dalle istituzioni governative di Kabul. La decisione e’ stata presa dal ministero degli Esteri dopo l’uccisione di due consiglieri militari americani dentro al ministero dell’Interno.

“Come misura temporanea, l’ambasciata britannica ha ritirato i suoi consiglieri civili dalle istituzioni di Kabul”, ha dichiarato un portavoce del Foreign Office, precisando che la misura ha effetto immediato.

Il presidente afghano Karzai. Il presidente afghano Hamid Karzai ha rivolto oggi un nuovo appello alla popolazione a non abbandonarsi alla violenza nelle manifestazioni di protesta per la dissacrazione del Corano da parte di militari americani avvenuta domenica nella base di Bagram. ”Afflitto per le vittime dei disordini avvenuti in varie province – dice Karzai in un comunicato – ricordo che le manifestazioni pacifiche restano diritto degli afghani” mentre e’ impossibile ”avallare l’uso della violenza e la distruzione dei beni pubblici”.