Dreamliner incubo per la Boeing: aerei a terra e titolo affonda in borsa

Pubblicato il 17 Gennaio 2013 - 10:35 OLTRE 6 MESI FA
L’atterraggio di emergenza del Boeing Dreamliner in Giappone

NEW YORK, STATI UNITI – Il 787 Dreamliner si conferma un incubo per Boeing. Dopo gli anni di ritardo con cui e’ arrivato sul mercato, ora il 787 resta a terra in Giappone e negli Stati Uniti. E il titolo del colosso dell’aviazione continua a calare in Borsa: dopo una giornata nera a Wall Street (i titoli hanno perso il 3,5%) in seguito all’incidente in Giappone, le quotazioni proseguono il calo nelle contrattazioni after hour, dove Boeing perde fino all’1,4%.

A pesare e’ la richiesta della Federal Administration Aviation (Faa) americana alle compagnie aeree statunitensi di ”sospendere momentaneamente” i voli dei 787 Dreamliner fino a che non verra’ dimostrato che le batterie al litio di cui l’aereo e’ dotato sono sicure.

Uno stop che – secondo gli osservatori – potrebbe costare caro a Boeing. Anche se si tratta di piccoli incidenti che caratterizzano ogni nuovo velivolo, la serie di problemi potrebbe tradursi in cancellazioni di ordini da parte delle compagnie aeree e, soprattutto, in costi supplementari per correggere gli eventuali errori.

Costi che rischiano di far lievitare una bolletta gia’ salata e ostacolare Boeing, che punta ad accelerare la produzione e le consegne del suo gioiello. Al momento sono otto le compagnie aeree al mondo che volano Dreamliner: All Nippon Airways e Japan Airlines hanno 24 dei 50 787 Dreamliner consegnati da Boing dal novembre 2011. Le altre compagnie sono Air India, Ethiopian Airlines, LAN, LOT e Qatar Airways.

Boeing ha al momento ordini per ulteriori 800 Dreamliner. La Faa assicura che allertera’ anche le altre autorita’ di volo per spingerle a prendere simili azioni. United Continental, con sei 787, e’ l’unica compagnia aerea americana a volare con Dreamliner ma la maggior parte delle compagnie degli altri Paesi seguono le indicazioni della Faa per la sicurezza.

La decisione della Faa rischia quindi di tradursi in un stop globale per i 787 Dreamliner, visto che solo il divieto del Giappone si e’ tradotto nel restare a terra’ per quasi la meta’ dei 787 Dreamliner al mondo.

”Lavoreremo con il produttore e le compagnie aeree per mettere a punto un piano correttivo che consenta alla flotta americana di 787 di riprendere le attivita’ il piu’ rapidamente possibile e nel modo piu’ sicuro possibile” afferma la Faa in una nota.

United Continental afferma che collaborera’ con la Faa e Boeing nella revisione tecnica del 787. Nel frattempo – assicura la compagnia aerea in una nota – i passeggeri saranno ricollocati su altri voli. Lo stop temporaneo chiesto dalle autorita’ americane lascia intravedere la possibilita’ che i problemi alla batteria e quelli elettrici del 787 Dreamliner siano piu’ grandi di quanto inizialmente pensato in seguito alla serie di piccoli incidenti degli ultimi giorni.