Cina: vietato l’uso delle parole inglesi su giornali, riviste, libri e siti web

Pubblicato il 22 Dicembre 2010 - 08:43 OLTRE 6 MESI FA

Per preservare la “purezza” della lingua cinese, giornali, riviste, libri e siti web in Cina non potranno più utilizzare parole inglesi. Lo ha annunciato un ente governativo di Pechino. Il crescente utilizzo di parole e sigle in inglese ”mina seriamente la purezza della lingua scritta e parlata cinese”, secondo una direttiva emanata lunedì dall’Amministrazione generale della stampa e pubblicata poi dai giornali.

L’uso degli inglesismi ”distrugge uno sviluppo linguistico e culturale sano e armonioso, ed esercita un influsso negativo sulla societa”’, rende noto l’istituzione. Pertanto, ”è vietato introdurre parole straniere in pubblicazioni scritte in cinese e creare neologismi di significato poco chiaro”.

Le aziende che violano la direttiva si esporranno a ”sanzioni amministrative”, che però non vengono specificate. Una serie di acronimi inglesi sono utilizzati regolarmente dai media cinesi, come la Lega americana di basket Nba, o il Pil per il prodotto interno lordo. L’Amministrazione generale della stampa ha comunque lasciato la possibilità di utilizzare le parole straniere, ”se necessario”, ma solo se seguite da una traduzione o una spiegazione in cinese.