Corea del Nord: scienziati giocano a pallavolo sulla bomba atomica

di redazione Blitz
Pubblicato il 20 Aprile 2017 - 10:40 OLTRE 6 MESI FA
Corea del nord: scienziati giocano a pallavolo sulla bomba atomica

Corea del nord: scienziati giocano a pallavolo sulla bomba atomica

PYONGYANG – Gli scienziati nordcoreani giocano a pallavolo sulla bomba atomica. E’ quanto si vede dalle foto satellitari del sito nucleare di Punggye-ri, da mesi tenuto sotto osservazione per la minaccia di altri possibili test missilistici. Gli scienziati del 38 North, Istituto di ricerche della John Hopkins University, hanno riferito di aver avvistato “attività inaspettate” in tre diverse aree della zona. Non è chiaro però se si tratti di un diversivo per prendere sotto gamba gli avversari o dell’ennesima provocazione.

Il New York Times prova a spiegare così quelle immagini: “Le partite di pallavolo, giocate nel mezzo di una crisi internazionale, avevano forse l’obiettivo di mandare un messaggio, dicono gli analisti, cioè che la Corea del Nord è consapevole che i suoi siti per i test nucleari sono sotto intensa sorveglianza. Ma che messaggio la Corea del Nord abbia voluto mandare non è chiaro”.

Del resto Kim Jong-un non è nuovo a questo genere di giochetti: già nel 2012, nell’imminenza di un test in una base di lancio, provò a confondere i suoi “osservatori”. Dunque la temuta bomba atomica potrebbe essere ancora lontana, ma allo stesso tempo potrebbe trattarsi di una messa in scena per dileggio. Le presunte partite, fanno sapere gli scienziati, si sarebbero disputate nel piazzale dinanzi agli uffici amministrativi, davanti ai dormitori e al centro di comando. Ed è evidente che i nordcoreani sapevano di essere sorvegliati.

Intanto il mondo intero resta con gli occhi puntati sulla penisola del sud est asiatico dopo le indiscrezioni su nuove possibili attività nucleari. Si parla di un test già per il 25 aprile. Episodio che potrebbe portare a una drammatica escalation, con gli Stati Uniti costretti a reagire. Anche se dopo i moniti verbali (“la pazienza strategica è finita”) e l’esibizione di muscoli in Siria e in Afghanistan, Washington sembrerebbe ritornata cautamente sulla via del dialogo. Nella regione però gli apparati militari sono sempre in allerta e la portaerei Carl Vinson, dopo il bluff di Donald Trump sulla sua effettiva missione, si starebbe sempre più avvicinando al quadrante coreano.