Coronavirus, negli Usa i Covid-19 party: feste con i positivi per contagiarsi e diventare immuni

di redazione Blitz
Pubblicato il 8 Maggio 2020 - 10:16 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus, negli Usa i Covid-19 party: feste con i positivi per contagiarsi e diventare immuni

Coronavirus, negli Usa i Covid-19 party: feste con i positivi per contagiarsi e diventare immuni (Foto Ansa)

NEW YORK  –  Negli Stati Uniti la ‘prevenzione’ del coronavirus secondo i giovani si fa con i Covid-19 party.

L’ultima moda, o follia, è appunto quella di organizzare feste con positivi per parteciparvi e venire contagiati, in modo da diventare immuni – almeno questo secondo l’idea degli organizzatori. 

E’ una moda, scrivono i giornali americani, che si sta diffondendo soprattutto nello Stato di Washington, il focolaio iniziale della pandemia negli Stati Uniti dove i casi hanno superato le 15mila unità con 834 vittime.

“E’ inaccettabile ed irresponsabile – ha commentato Meghan DeBolt, direttrice dell’assessorato alla Sanità della contea di Walla Walla – esporsi deliberatamente ad un contagio è rischioso per chi lo fa e per gli altri”.

In realtà l’idea di farsi contagiare di proposito non è una pratica nuova in America.

In passato – ricordano alcuni osservatori – molti genitori erano soliti portare i loro figli alle cosiddette “feste della varicella” per farli venire a contatto con altri bambini che avevano la malattia.

L’idea dei “Covid-19 party” ha cominciato a girare soprattutto dopo che le autorità sanitarie di tutto il mondo hanno cominciato a considerare l’idea dei passaporti d’immunità, il documento che certificherebbe l’assenza di rischio di contagio della persona che lo possiede.

E che quindi consente a coloro che sono risultati positivi al virus e poi guariti di viaggiare o di tornare a lavoro più velocemente.

A sconsigliare le feste Covid-19 soprattutto i Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), l’ente federale che si occupa della salute pubblica negli Stati Uniti, che sottolineano come solitamente i giovani che si espongono al contagio e nella maggior parte dei casi non hanno bisogno di un ricovero in ospedale per guarire, ma il rischio è che si infettino persone più vulnerabili mettendo quindi a repentaglio la loro vita. (Fonte: Ansa)