Class action vs Nutella. Ferrero paga 3 mln ai consumatori “ingannati”

Pubblicato il 27 Aprile 2012 - 17:04 OLTRE 6 MESI FA

SAN DIEGO – Lo scorso anno una donna di San Diego, madre di un bimbo di 4 anni, aveva fatto causa alla Ferrero lamentando che lo spot della Nutella fosse ingannevole in quanto induceva i genitori a considerarla erroneamente un alimento salutare per i propri figli.  Se in un primo momento la notizia poteva aver suscitato una qualche ilarità, è tempo di smetterla di ridere perché la mamma californiana, Athena Hohenberg, guadagnerà fior fior di milioni dalla vertenza promossa lo scorso febbraio 2011.

In America, gli spot come quello della Nutella sono stati oggetto di 31 denunce di ingannevolezza alla Advertising Standard Authority, l’autorità americana garante sulla correttezza della pubblicità, che nel giugno dell’anno scorso le ha tutte archiviate non ravvisando l’insidia. Ma la signora Hohemberg non si è arresa.

La causa promossa dalla premurosa madre californiana si è evoluta in una class action, ossia una vertenza collettiva cui possono aderire tutti i consumatori che ritengono di poter lamentare le stesse condizioni. L’azione legale, propagandata con apposito sito web, Nutella Class Action Settlement, è andata avanti fino a quando la Ferrero non ha accettato di conciliare la vertenza con un accordo in base al quale metterebbe a disposizione dei consumatori “ingannati” la bellezza di tre milioni di dollari, e si impegna a modificare le indicazioni sull’etichetta.