Inondazioni in India: c’è una vittima italiana, in duecento bloccati a Ladakh

Pubblicato il 10 Agosto 2010 - 12:54 OLTRE 6 MESI FA

C’e’ anche una vittima italiana, Riccardo Pitton, tra i morti per le inondazioni nel Kashmir indiano. Lo ha reso noto la Farnesina che dice di essere già in contatto con i familiari. Da accertamenti condotti in loco si e’ anche verificato che non sono presenti stranieri nell’ospedale di Leh.

Sono circa 200 gli italiani bloccati in diverse zone della regione del Ladakh, devastata dalle inondazioni di quattro giorni fa. Il bilancio delle vittime è salito a 165, di cui almeno 16 stranieri, secondo la televisione Cnn-Ibn. Tra di loro ci sono diversi nepalesi, tibetani, una romena, mentre altri non sono ancora stati identificati. Circa 400 i dispersi. Una fonte diplomatica ha detto che ”varie decine di italiani” sono stati rintracciati e sono in contatto con un rappresentante dell’ambasciata italiana a New Delhi che si trova nella citta’ principale di Leh per assistere i connazionali.

”Sta collaborando con le autorita’ locali e le forze armate che gestiscono i soccorsi per dare l’ubicazione degli italiani da recuperare”, ha aggiunto. Le comunicazioni telefoniche nella vallata rimangono estremamente difficili. Il governo indiano ha pubblicato su un sito internet una lista di stranieri che risultano ancora bloccati in alcune vallate. Un gruppo di sette escursionisti italiani, insieme a 69 di diverse nazionalita’, si trova nella localita’ di Pang, a oltre 4 mila metri, sulla strada statale Manali-Leh. Altri otto stranieri, tra cui un’italiana, sono invece a Biamah Batalik, una zona remota del Ladakh occidentale. Dovranno essere soccorsi dagli elicotteri dell’esercito come e’ avvenuto ieri per 81 stranieri intrappolati nella valle di Zanskar.

L’agenzia di stampa indiana Ians riferisce inoltre oggi che l’esercito ha portato in salvo 151 stranieri dalla localita’ di Lamayuru, una delle destinazioni turistiche preferite della zona. Presenta qualche problema anche il trasferimento a New Delhi. L’aeroporto di Leh e’ stato preso d’assalto dai turisti. Secondo la fonte diplomatica, alcuni italiani nella fuga dalle zone disastrate hanno perso passaporto e documenti.