Malta paga la guardia costiera libica (con cui ha un accordo) per far riportare indietro i migranti? Malta paga la guardia costiera libica (con cui ha un accordo) per far riportare indietro i migranti?

Malta, accordo con la guardia costiera libica per far riportare indietro i migranti?

Malta paga la guardia costiera libica (con cui ha un accordo) per far riportare indietro i migranti?
Un barcone di migranti approda a Malta (foto Ansa)

ROMA – Malta ha un accordo con la guardia costiera libica per far riportare i barconi carichi di migranti in Libia? Se le accuse fossero vere confermerebbero quello che ha più riprese lo scorso governo (soprattutto l’ex ministro degli Interni Salvini e quello delle Infrastrutture e Trasporti Toninelli) aveva denunciato, e cioè che i maltesi avrebbero una gestione poco limpida (e viste le accuse è un eufemismo) della questione migranti. Malta che è il primo porto europeo che i barconi partiti dall’Africa incontrano nella rotta verso l’Europa. 

Scrive il Sunday Times che Malta avrebbe negoziato un accordo segreto con la Libia per un coordinamento tra le forze armate maltesi (Afm, che includono la marina) e la controversa guardia costiera libica, che intercetterebbe i barconi dei migranti su indicazione dell’Afm prima dell’ingresso nelle acque maltesi e li riporterebbe in Libia. La Ong Alarm Phone su Twitter denuncia un’intesa che “impedisce alle persone di fuggire da una zona di guerra e viola le convenzioni internazionali per i diritti umani”.

Il sito on line del Sunday Times of Malta pubblica la foto di un incontro tra il colonnello maltese Clinton O’Neil, capo delle operazioni e dell’intelligence Afm, ed il vicepremier libico Ahmed Maiteeq, organizzato dall’ambasciatore maltese a Tripoli. In primo piano, un membro del gabinetto del primo ministro maltese, Neville Gafà, più volte accusato di corruzione nel rilascio di visti per ragioni mediche irregolarmente concessi.

Secondo l’edizione domenicale del quotidiano maltese, Gafà si è accreditato come “inviato speciale del premier Joseph Muscat” in incontri con il governo libico e lo scorso anno fu costretto ad ammettere di aver avuto un incontro con Hajthem Tajouri, leader di una milizia che gestisce un campo privato di detenzione ed il racket delle estorsioni.

Secondo quanto indicato da fonti di alto livello del governo, citate dal quotidiano, i primi contatti tra La Valletta e Tripoli risalirebbero allo scorso anno. “Ora abbiamo raggiunto un accordo che possiamo chiamare di comprensione con i libici – ha detto la fonte – Quando c’è un battello che si dirige verso le nostre acque, la Afm si coordina con i libici che li prende e li riporta in Libia prima che entrino nelle nostre acque e diventino di nostra responsabilità”. La fonte governativa, secondo il Times of Malta, avrebbe anche sottolineato che senza l’accordo l’isola sarebbe stata “sommersa dai migranti”.

Dal gabinetto del primo ministro, un portavoce ha affermato che incontri bilaterali vengono continuamente condotti da Malta su base regolare, aggiungendo che il paese “rispetta sempre” le convenzioni e le leggi internazionali. “L’Ue – ha detto – si spende attivamente a favore del rispetto delle istruzioni delle competenti autorità europee che sono contro l’ostruzione delle operazioni condotte dalla guardia costiera libica, che è finanziata ed addestrata dall’Unione europea stessa per sostenere la gestione dei migranti e combattere il traffico di esseri umani”.

La Ong Alarm Phone su Twitter ha commentato: “Sebbene non sia una sorpresa, ora è confermato che le autorità maltesi coordinano le intercettazioni in collaborazione con la Libia. Questo impedisce alle persone di fuggire da una zona di guerra e viola le convenzioni internazionali dei diritti dell’uomo”. (Fonte Ansa).

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