Mercantile dei migranti “pirati” se lo prende Malta (e ne arresta 3). Navi militari almeno stavolta

Mercantile dirottato dai migranti pirati se lo prende Malta. Almeno questa volta
Mercantile dirottato dai migranti se lo prende Malta. Almeno questa volta (foto Ansa)

ROMA – Il mercantile Elhiblu I dirottato dai migranti (quelli che Salvini ha già bollato come pirati) è sbarcato a Malta sotto il controllo della Marina maltese. Nelle prime ore del mattino del 28 marzo l’imbarcazione si è diretto al porto maltese con a bordo tutti i passeggeri e l’equipaggio. Per questa volta i maltesi non hanno lasciato passare i migranti “scortandoli” fino alle acque territoriali italiane (come accaduto varie volte nel recente passato). In questo caso, essendo probabilmente scattata l’accusa di pirateria, Malta ha deciso di schierare i militari della Marina. Tre persone che erano a bordo sono scese dalla nave in manette.

Almeno tre uomini sono stati fatti sbarcare dal mercantile turco con i polsi legati da fascette di plastica e sono stati caricati nella parte posteriore e senza finestrini di un furgone grigio della polizia maltese. La maggior parte delle persone sbarcate dalla nave dirottata scende invece liberamente e sale a bordo di piccoli bus delle forze dell’ordine.

Il mercantile, con un gruppo di 120 migranti a bordo, salvati da un naufragio vicino la Libia, ha invertito la rotta e invece che tornare verso le coste africane si è diretto verso Malta. Il ministero dell’Interno ha parlato di “un cambio di rotta repentino, dopo che la motonave era arrivata fino a 6 miglia dall’ingresso del porto di Tripoli”. “Non sono naufraghi ma pirati”, ha sentenziato Matteo Salvini.

A quanto si apprende, i migranti, una volta che si sono resi conto che stavano per essere riconsegnati ai libici, si sono ribellati e hanno minacciato il comandante e l’equipaggio, costringendoli ad invertire la rotta.

Allertata anche la nostra Guardia costiera che aveva il timore che, come tante altre volte accaduto con navi di soccorso, i maltesi potessero far passare la nave lasciandola dirigere verso Lampedusa. Cosa che invece non è accaduta questa volta.

Le autorità maltesi, riferisce il Times of Malta, hanno stabilito un contatto con il capitano della nave quando si trovava a circa 30 miglia nautiche di distanza.

Il capitano, ha detto l’esercito, ha ripetutamente affermato di non avere il controllo della nave e che lui e il suo equipaggio sono stati costretti e minacciati da un certo numero di migranti a procedere verso Malta. Un gruppo di unità operative speciali, supportato da motovedette e un elicottero, è stato inviato a bordo e ha messo in sicurezza la nave, riconsegnandone il controllo al capitano. (Fonte Ansa e Times of Malta).

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