Messico, guerra tra bande di narcos: il corpo di una donna torturata trovato appeso a un viadotto

Pubblicato il 2 Gennaio 2011 - 16:15 OLTRE 6 MESI FA

Il corpo di Gabriela Tamez ritrovato a Monterrey, Messico

Sono ancora gli omicidi dei narcos a segnare in Messico l’arrivo del 2011, al termine di un 2010 che è stato il più violento degli ultimi tempi: i media locali hanno in queste ore dato grande spazio alle immagini di una donna uccisa da una gang il cui corpo seminudo è stato appeso su un viadotto in una delle principali strade di Monterrey.

Gabriela Tamez, che aveva 31 anni e nota come ‘La Rossa’, era stata arrestata nel 2009, accusata di essere il capo di una banda dei sequestratori. I media messicani sono tornati a occuparsi di lei lunedì, quando la donna era stata portata via da un gruppo di uomini armanti mentre a bordo di una vettura e veniva trasferita dal carcere fino a un ospedale. A ridosso della mezzanotte del 31 dicembre, il corpo della ‘Rossa’ è stato trovato appeso da un viadotto di una delle ‘avenidas’ piu’ transitate di Monterrey. Sul cadavere e sul viso sono stati trovati segni di tortura.

A rivendicare l’omicidio è stata ‘La Nuova federazione’, un nuovo gruppo della galassia delle bande dei narcos messicani, che – precisano i media – è una scissione di altri gruppi contro gli ‘Zetas’, uno dei cartelli più potenti del paese. ”Povera ‘Rossa’ – afferma il messaggio di rivendicazione – credeva che volessimo liberarla, ma il nostro obiettivo era solo quello di regolare i conti tra di noi”.