New York, una moschea a Ground Zero: il progetto irrita l’America

Pubblicato il 17 Maggio 2010 - 13:25 OLTRE 6 MESI FA

Ground Zero a New York

Al posto delle Torri Gemelle potrebbe sorgere una moschea. L’idea di una Ground Zero riconsacrata ai musulmani non ha di certo entusiasmato gli americani, perché quel buco di terra è stato scavato dai terroristi che hanno disintegrato con un attacco aereo il simbolo di Manhattan l’11 settembre 2001.

Quell’attentato terroristico è stato pensato dagli estremisti islamici e ora l’America si chiede se sia giustificata la richiesta di una moschea, simbolo e luogo di culto dei musulmani, proprio a 200 metri da quella ferita che ancora brucia.

Il progetto è stato presentato senza alcun obiettivo provocatorio da un’associazione islamica con sede a New York, per favorire l’integrazione e avvicinare due culture finora lontane in un angolo della città che appare “statico e grigio”.

L’«American Society for Muslim Advancement» (Società americana per la promozione della religione musulmana) ha mire molto ambiziose e vuole realizzare un piano Cordoba con moschea, piscina e servizi per i musulmani-americani.

L’imam Feisal Abdul Raufha commentato: «Il centro culturale sarà anche un luogo ricreativo per chi ama lo sport -ha dichiarato l’imam ai media internazionali – Aprirà le sue porte a tutti, non solo ai fedeli islamici».

In molti però a New York vogliono boicattare l’iniziativa e si sono uniti su internet all’indirizzo www.nomosquesatgroundzero.wordpress.com (nessuna moschea Ground Zero).

«Se i giapponesi decidessero di costruire un centro culturale a Pearl Harbour, tutti considererebbe questa scelta poco accorta – dichiara il consigliere newyorchese Paul Sipos  – Se i tedeschi aprissero una società corale dedicata a Bach vicino ad Auschwitz, anche se sono passati tanti anni, sarebbe giudicata un’iniziativa mostruosa. Non ho nulla contro l’Islam, ma mi chiedo: Perché proprio qui?”».