Nicaragua, un canale contro la “rivale” Panama. Grazie alla Cina

di Francesco Montorsi
Pubblicato il 30 Giugno 2013 - 07:00 OLTRE 6 MESI FA
Nicaragua, un canale contro la "rivale" Panama. Grazie alla Cina

Canale di Panama (foto Lapresse)

MANAGUA – Nicaragua sfida Panama con un canale. Il parlamento del Nicaragua ha approvato la creazione di un canale che intende rivaleggiare con il celebre canale di Panama. Il faraonico progetto dovrebbe cominciare alla fine del 2014 e sarà finanziato da un consorzio privato cinese.

Il progetto di costruire un canale in Nicaragua che unisse le acque dei Caraibi a quelle del Pacifico era stato già accarezzato alla fine dell’800 dall’industriale americano Cornelius Vanderbilt, che ottenne il permesso di scavare un canale ma che fu costretto a rinunciare all’impresa. Fu Panama poi il luogo dove si decise di costruire un corso artificiale che avrebbe unito i due oceani: dapprima furono i francesi che tentarono l’impresa, invano. Gli americani la completarono nel 1914.

Il canale che il Nicaragua – uno degli stati più poveri della regione – vuole costruire con l’aiuto dei cinesi, intende rivaleggiare con quello già esistente di Panama. L’impresa è titanic: si tratta di scavare 210 kilometri e di creare 40.000 posti di lavoro nell’arco di 11 anni. I costruttori credono anche che, una volta terminato, il canale attirerà il 4,5 per cento del commercio marittimo mondiale. Il prodotto interno lordo pro capite del paese centroamericano dovrebbe raddoppiare in virtù del canale e dei traffici legati ad esso.

La costruzione sarà affidata ad una compagnia cinese basata ad Honk Kong – l’HKND Group – guidata dall’uomo d’affari e miliardario Wang Jing. L’accordo tra il governo nicaraguense e la compagnia prevede che la compagnia cinese paghi 10 milioni di dollari all’anno al Nicaragua durante i primi dieci anni. In seguito, essa pagherà una percentuale dei profitti legati al traffico sul canale – un iniziale 1% e poi a crescere, fino ad una percentuale non ancora precisata. Quando la concessione sarà esaurita, la proprietà delle costruzioni e delle infrastrutture del canale sarà trasferita al paese latino-americano.

I critici del progetto e gli oppositori al governo di Daniel Ortega, entusiasta sostenitore dell’idea, mettono in evidenza le carenze del progetto. Alcuni si chiedono se ci sia veramente bisogno di un secondo corso d’acqua per il commercio nell’America Centrale, tanto più che Panama ha recentemente avviato dei lavori per allargare la capacità del suo canale. Inoltre, l’itinerario del canale non è stato ancora fissato. Esistono sei percorsi diversi che sono stati evocati, uno dei quali include il passaggio per il lago Nicaragua.