Sicurezza: aeroporti frenano sui body scanner, costano troppo, 1 miliardo di euro

Pubblicato il 16 Giugno 2010 - 17:11 OLTRE 6 MESI FA

Se tutti gli aeroporti europei si dotassero dei body scanner il costo sarebbe di un miliardo di euro solo per gli impianti. Lo spiega il direttore generale dell’associazione di settore (Airports council international, Aci), Olivier Jankovec, tenendo fuori dal conto “le spese per il personale e i costi derivanti dalle maggiori code”.

“Noi siamo impegnati nella battaglia per la sicurezza, ma un solo body scanner costa dai 140 ai 180mila euro e ricordo che in Europa – dice Jankovec presentando l’assemblea generale dell’Airports council international che si apre a Milano – le spese per la sicurezza sono tutte pagate dalle società aeroportuali, a differenza del resto del mondo, Stati Uniti compresi, dove sono a carico dello Stato o comunque dell’amministrazione pubblica. Da noi ricadono quindi, magari in modo indiretto, sui passeggeri: noi non siamo contrari ai body scanner, ma chiediamo che vengano allestiti dove necessario, cioé solo negli aeroporti con tratte a rischio”.

Secondo Airports council international, che rappresenta 400 aeroporti in 46 Paesi europei che gestiscono il 90% del traffico, “prima dell’11 settembre 2001 le spese per la sicurezza rappresentavano l’8% dei nostri costi operativi, ora sono il 35%: non si può continuare così”, aggiunge Jankovec, che ricorda un’altra questione aperta: quella del trasporto dei liquidi.

Nel 2013 in Europa cade totalmente il divieto al loro trasporto e nell’aprile dell’anno prossimo cade per i passeggeri da voli extraeuropei di passaggio. “Nel frattempo bisogna trovare una tecnologia nei controlli dei liquidi che possa escludere il trasporto di esplosivo, ma nessuno è pronto, sicuramente non entro l’anno prossimo”, conclude il direttore generale dell’Airports council international.