Talebani rapiscono giovani afghani: porteranno le armi e saranno iniziati alla guerra

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Agosto 2021 - 08:34 OLTRE 6 MESI FA
Talebani rapiscono giovani afghani: porteranno le armi e saranno iniziati alla guerra

Talebani rapiscono giovani afghani: porteranno le armi e saranno iniziati alla guerra FOTO ANSA

Dopo aver preso Kabul i talebani hanno rapito decine di giovani ragazzi, li hanno sottratti ai loro genitori per utilizzarli come fossero soldati. I giovani ragazzi infatti portano le armi, perlopiù granate e gli altri esplosivi e di fatto sono stati arruolati con la forza nell’esercito talebano. Chi si avvicina, chi vuole riprenderli, madri e padri che provano a riportarli a casa, vengono minacciati con le armi. 

I giovani ragazzi rapiti dai talebani

L’Agenzia France Presse riferisce di adolescenti afgani rapiti e incaricati di servire i talebani in conflitto: “Ore dopo che i talebani hanno invaso la sua città natale nel nord dell’Afghanistan la scorsa settimana, il diciassettenne Abdullah è stato costretto a trasportare granate con propulsione a razzo su una collina vicina – una recluta riluttante e terrorizzata”, riporta l’agenzia francese. 

Gli insorti hanno rapito 30-40 giovani, alcuni dei quali ragazzi di appena 14 anni, dall’esterno di una madrassa (scuola islamica). “Ci hanno chiesto di prendere le armi e unirci ai loro ranghi”, ha detto Abdullah ad Afp. “E quando i nostri genitori sono venuti a chiedere il nostro rilascio, li hanno minacciati con le armi”. 

 Zarifa Ghafari, il giovane sindaco donna che sta aspettando l’esecuzione

Oltre ai giovani usati come soldati, c’è anche il discorso relativo alle donne. Donne che devono tornare a sparire e stare in casa. Zarifa Ghafari ad appena 27 anni è la sindaca più giovane dell’Afghanistan. Una delle poche donne ad aver mai ricoperto un incarico governativo nella città assai conservatrice di Maidan Shar. All’indomani della capitolazione di Kabul è stata lei stessa a raccontare ai media americani che sta solo “aspettando che i talebani vengano a uccidermi”. “Sono seduta qui in attesa che arrivino. Non c’è nessuno che aiuti me o la mia famiglia. Sto solo seduta con loro e mio marito. Non posso lasciare la mia famiglia. E comunque, dove andrei?”.