Vaccino anti-Covid 5-11 anni, Pfizer chiede l’autorizzazione all’utilizzo all’agenzia del farmaco Usa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Ottobre 2021 - 15:57 OLTRE 6 MESI FA
Vaccino 5-11 anni pfizer

Vaccino 5-11 anni, Pfizer chiede l’autorizzazione in Usa (Ansa)

Vaccino anti-Covid 5-11 anni, Pfizer chiede l’autorizzazione. La società farmaceutica Pfizer ha chiesto alla Fda statunitense di autorizzare il suo vaccino anti Covid per la fascia di età tra i 5 e gli 11 anni.

Vaccino anti-Covid 5-11 anni, Pfizer chiede l’autorizzazione.

Una richiesta che riguarda circa 28 milioni di bambini.

Terza dose sicura, la conferma dell’Ema

E’ “sicura” la terza dose del vaccino Comirnaty (Pfizer-BioNTech), dopo sei mesi dalla seconda dose, per la popolazione dai 18 ai 55 anni.

La conferma arriva dall’Agenzia europea dei medicinali (Ema) che oggi, in una conferenza stampa, ha spiegato che il richiamo può essere somministrato ai soggetti immunodepressi, e contribuisce all’aumento della produzione di anticorpi negli over18 ad almeno sei mesi dalla seconda immunizzazione.

Sempre Dall’Ema è inoltre giunto un ulteriore via libera: l’Agenzia ha infatti autorizzato anche la terza dose del vaccino Covid-19 di Moderna (Spikevax) per individui immunocompromessi di età pari o superiore a 12 anni.

I richiami potranno dunque essere effettuati con i due vaccini a tecnologia mRna autorizzati in Europa. L’Ema ha però precisato che i richiami fanno parte della strategie vaccinali nei paesi Ue e restano responsabilità delle autorità nazionali.

Dunque, la dose di richiamo “può essere presa in considerazione”, ma “nessuna raccomandazione può essere formulata al momento circa i tempi e i soggetti cui destinarla” al di là delle indicazioni preliminari già fornite.

Di sicuro, ha spiegato il responsabile della strategia vaccinale dell’Ema Marco Cavaleri, la terza dose “fornisce un incremento degli anticorpi a livelli molto più alti di quanto osservato per la seconda dose”. Quella sul Comirnaty è però una “raccomandazione preliminare”, con ulteriori dati che “saranno importanti per definire una strategia vaccinale ottimale”.

Attualmente, 10 Stati hanno già deciso la somministrazione di richiami, ma le indicazioni circa tempi e fasce di età “non sempre coincidono”, ha aggiunto. Intanto, ha ottenuto l’Ok anche la terza dose Spikevax, ad almeno 28 giorni dalla seconda.

A fronte dei chiarimenti dell’Ema, in Italia la campagna di rivaccinazione con terze dosi è già partita per i soggetti immunodepressi. Ora si sta procedendo con l’avvio delle terze dosi alle altre categorie individuate come prioritarie, ovvero over80 e sanitari.