ROMA – Si allargano le maglie del condono fiscale del governo Lega-M5s: secondo quanto emerge dall’ultima bozza del decreto fiscale, sarà esteso all’Iva e il tetto dei 100.000 euro sull’integrazione degli imponibili, comunque non oltre il 30 per cento di quanto già dichiarato, varrà per singola imposta da sanare e per periodo d’imposta (dal 2013 al 2016).
Nella bozza è scritto che il limite di 100mila euro da sanare attraverso la “dichiarazione integrativa speciale” va inteso “per singola imposta e per periodo d’imposta, e comunque non oltre il 30% di quanto già dichiarato”. Si potranno correggere le dichiarazioni presentate entro il 31 ottobre 2017 ai fini delle imposte sui redditi e relative addizionali, delle imposte sostitutive, delle ritenute e dei contributi previdenziali, dell’imposta sul valore degli immobili all’estero e delle attività finanziare all’estero, dell’Irap e dell’Iva.
Sugli importi da far emergere si applicherà un’aliquota al 20% ai fini delle imposte sui redditi, delle imposte sostitutive delle imposte sui redditi, delle ritenute e dei contributi previdenziali, dell’imposta sul valore degli immobili all’estero, dell’imposta sul valore delle attività finanziarie all’estero e dell’Irap.
Discorso diverso per l’Iva, per la quale si calcolerà l’aliquota media, risultante dal rapporto tra l’imposta relativa alle operazioni imponibili, diminuita di quella relativa alle cessioni di beni ammortizzabili, e il volume d’affari dichiarato, tenendo conto dell’esistenza di operazioni non soggette a imposta ovvero soggette a regimi speciali. Nei casi in cui non è possibile determinare l’aliquota media, si applica l’aliquota ordinaria del 22%.