Atene, capitali in fuga. 800 mln in un solo giorno: bund “spallone” sicuro

di Warsamè Dini Casali
Pubblicato il 16 Maggio 2012 - 12:22 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Senza ricorrere ai famigerati spalloni, senza accollarsi il rischio di essere pizzicati alla frontiera con sacchi di euro in fondo alla valigia, ai greci che se lo possono permettere, per portare al sicuro i loro euro fuori dai confini basta acquistare bund tedeschi. Così, mentre il popolo e i capibastone della politica maledicono Berlino, chi può contribuisce a finanziare la Germania praticamente gratis (i suoi titoli stanno polverizzando ogni record di affidabilità con rendimenti quasi nulli).

Il presidente della Repubblica greco, il vecchio socialista Karolos Papoulias ci ha provato in tutti i modi a costringere i leader politici a trovare un’intesa e formare un governo: non ci è riuscito, ci sarà un nuovo voto, Atene, come previsto, è precipitata in incubo weimariano, con i titoli di stato praticamente ridotti a carta straccia. Per finanziarsi sui mercati per ogni 10 euro ricevuti in prestito dovrebbe pagarne tre di interessi, un rendimento così alto che ha un solo significato: se non interviene qualcuno quel debito non lo ripagherà mai.

Eppure Papoulias  le aveva tentate davvero tutte: guardate, aveva ammonito, che in un solo giorno sono volati via dal Paese 800 milioni di euro, tra ritiri di depositi e ordini di acquisto di bund tedeschi. Dall’inizio della crisi, negli ultimi due anni, la fuga di capitali non si è mai arrestata. Procedeva a una velocità di crociera di due o tre miliardi di euro al mese, solo a gennaio 2012 addirittura 5 miliardi. Va considerato, che l’ultima stima della banca centrale ha quantificato in 165 miliardi gli euro depositati nelle banche greche da cittadini e società greci.

Tutti gli analisti e i commentatori nel mondo si stanno esercitando nel disegnare gli scenari più apocalittici di una “grexit”, l’uscita di Atene dall’euro, con conseguente contagio ai paesi più deboli. I soldati davanti agli sportelli bancari, il ritorno della dracma, le ipotesi di quanto ci sarebbe da svalutare, chi ci perde e quanto, il coprifuoco, altri soldati a presidiare le frontiere elleniche, la legge di guerra per i nemici della Patria sorpresi con le valigette cariche di euro al confine con…

Il saggio Papoulias aveva invitato invece i suoi interlocutori a rimanere con i piedi per terra: i correntisti greci stanno scappando da un pezzo e con questi chiari di luna stanno solo affrettando il passo. I buoi sono già fuggiti, i recinti non servono più se non si offrono prove sostanziali che dall’euro non si vuole uscire. Perché anche se succedesse, anche se l’euro dovesse squagliarsi, chi è già al sicuro tra le braccia del bund sa che che lo sarà ancora aggrappato all’inossidabile marco.