Italia, India e Giappone: tasse e guerra al contante, tre economie in crisi. E sempre più cash

di Sergio Carli
Pubblicato il 18 Febbraio 2020 - 10:25 OLTRE 6 MESI FA
Italia, India e Giappone: tasse e guerra al contante, tre economie in crisi. E sempre più cash

Italia, India e Giappone: tasse e guerra al contante, tre economie in crisi. E sempre più cash (Foto Ansa)

Italia, India e Giappone cosa hanno in comune? Sono le loro economie in sofferenza a legarle oggi. Dopo secoli di scambi col Giappone.

E millenni di scambi ancora più intensi con l’India: dolci e profumi, stoffe e pietre preziose e anche forse l’idea di trinità divina, di cui l’India ha rifornito l’Italia fin dai tempi di Roma.

Noi non abbiamo dato molto all’India: acqua minerale, elicotteri, forniture e mazzette. E ora la killer application: la guerra al contante.

Fu col Governo Monti e le sue infelici scelte di propaganda che l’economia italiana entrò nel loop da cui ancora non si è svincolata.

Quella della lotta all’evasione, e della guerra al contante, in Italia è diventata una rituale giaculatoria. La ha recitata anche Giuseppe Conte, forse non tanto perché ci crede quanto per tenere a bada il feroce moralismo di alcuni suoi alleati di governo, grillini e leuini. Purtroppo, più ne parlano più dicono che aumenti. Dicono ma sanno? Come si fa a misurare qualcosa che non si vede, a misurare le ombre non sul suolo ma nel cielo?

Per fare maggiore impressione, nel totale ci mettono anche l’evasione dell’Iva e quella contributiva. L”unico risultato concreto è quello di far passare gli italiani come i più grandi evasori del mondo. C’è però chi è convinto che in realtà siamo gli ultimi, come evasori e come corrotti. Leggete un po’ i giornali stranieri e vi convincerete che è così.

La pressione fiscale soffoca l’Italia, la guerra al contante le da il colpo di grazia.Cosa fanno le due economie orientali fra le prime al mondo? Ci copiano. E crollano.

In India, il premier induista ultra sovranista Modi dichiara guerra al contante e perde due  punti di pil. C’è di più. Nonostante la crociata anti cash, il contante in circolazione in India è aumentato.

In Giappone tutto sembrava filare liscio. Ed ecco che il primo ministro  Abe Shinzo alza di due punti la loro Iva,  al 10%. Risultato: il pil va sotto di 6 punti.

Ecco dove possono portare cattivi consiglieri spinti da ideologia e sfrenato moralismo.

Poi ci si mettono tifoni maltempo e altre calamità naturali. E ora anche il coronavirus.