Taglio sconti fiscali per abbassare tasse: ok delega Governo (senza fretta)

Taglio sconti fiscali per abbassare tasse: ok delega Governo (senza fretta)
Taglio sconti fiscali per abbassare tasse: ok delega Governo (senza fretta)

ROMA – Taglio sconti fiscali per abbassare tasse: ok delega Governo (senza fretta). Via libera dell’aula del Senato alla delega fiscale, con una stretta sugli spot in radio e tv per la pubblicità dei giochi (sarà vietata per quelli con vincite in denaro che inducono comportamenti compulsivi) ma senza il ‘politometro’ proposto dai 5Stelle. Il testo che contiene la riforma del catasto e degli oltre 700 ‘sconti fiscali’, ma anche il rafforzamento della lotta all’evasione e interventi vari contro la ‘ludopatia’, torna ora all’esame di Montecitorio, in terza lettura. La Camera dovrà dare il via libera definitivo. Poi il governo, attraverso il viceministro all’economia, Luigi Casero, si impegna al massimo confronto parlamentare sui decreti delegati che daranno ‘forma’ alle diverse parti del testo. Insomma la delega sembra arrivare in porto ma il grosso del lavoro sarà affidato ora proprio ai decreti delegati. Ricordiamo che il taglio di un punto alle detrazioni Irpef (rimaste al 19%), previsto in origine nella Legge di Stabilità, era stato accantonato (si presumeva un risparmio di 500 milioni di euro) per essere rimandato appunto all’attuazione della delega fiscale, suo ambito più naturale.

Revisione del Catasto. Tra i capitoli a impatto maggiore delle delega c’e’ la revisione del catasto: il valore e la categoria non si baserà più sui vani, ovvero sul numero di stanze, ma sui metri quadrati. La rendita finale sarà poi determinata da una formula matematica che metterà in relazione tutto quanto, dal valore di mercato alla posizione. Una riforma quindi complessa, che non potrà completarsi di qui a poco (si parla di circa cinque anni).

Sconti fiscali. L’altro fronte caldo riguarda il riordino degli sconti fiscali, con l’Italia che vanta oltre 700 voci. Si mette inoltre mano alla cosiddetta ‘erosione fiscale’, stabilendo che il Governo intervenga per ”eliminare” e ”riformare” le spese fiscali che appaiono ”ingiustificate”, ”superate” o sono ”una duplicazione”, ferma restando la priorità della tutela dei redditi di lavoro, con riguardo alla famiglia e alle persone svantaggiate. All’esecutivo è anche affidato il compito di redigere un rapporto annuale su qualsiasi forma di esenzione, esclusione, riduzione d’imposta.

Potenzialmente l’elenco è sterminato: le 720 forme di agevolazione (dette anche “spese fiscali”, in inglese “tax expenditures”) catalogate già due anni fa da un gruppo di lavoro guidato da Vieri Ceriani, provocano una teorica perdita di gettito di circa 250 miliardi. Ovviamente l’obiettivo non è recuperarli tutti: anche una quota molto piccola sarebbe significativa, visto che la stessa delega prevede di destinare i risparmi per il bilancio dello Stato – una volta salvaguardati i conti pubblici – alla riduzione della pressione fiscale. Recentemente il Fondo monetario internazionale ha identificato una quota aggredibile pari a circa 60 miliardi. (Luca Cifoni, Il Messaggero)

Fondo riduzione tasse. La delega precisa anche la destinazione delle maggiori entrate derivanti dalla revisione, come quelle che arrivano dalla lotta all’evasione: in prima battuta andranno a salvaguardare l’equilibrio di bilancio e solo successivamente potranno confluire nel Fondo per la riduzione della pressione fiscale. Il disegno di legge investe pero’ anche altre questioni, tra cui il riordino del giochi pubblici, l’introduzione del concetto di abuso di diritto (un nuovo rapporto con ‘inversione della prova’ tra amministrazione e contribuenti) e nuove forme di fiscalità ambientale.

Si punta anche alla razionalizzazione dell’Iva e di altre imposte indirette, in particolare, semplificando gli adempimenti (tipo attraverso modelli precompilati) e attraverso la razionalizzare delle aliquote. Tra le novità introdotte dalla commissione Finanze si confermano gli sgravi anche per la realizzazione di opere di adeguamento degli immobili alla normativa in materia di sicurezza e di riqualificazione energetica e architettonica. Palazzo Madama punta poi all’obbligo per il Governo di assicurare la razionalizzazione per quanto riguarda l’8 per mille. Si affronta anche il tema del gioco con la creazione di un fondo antiludopatia.

Più tutela per i contribuenti. Nel capitolo relativo alla revisione del contenzioso tributario e della riscossione degli enti locali, il Senato ha specificato che deve essere assicurata “la terzietà dell’organo giudicante” e ha introdotto “l’eventuale ampliamento dei soggetti abilitati a rappresentare i contribuenti dinanzi alle commissioni tributarie”. L’obiettivo è rafforzare i poteri di difesa del cittadino nelle commissioni tributarie. Per ridurre la mole del contenzioso tra fisco e contribuente, la delega dovrà dare impulso al principio della conciliazione.

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