In tasse metà della busta paga. Cuneo fiscale è il 49% del costo del lavoro

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Marzo 2014 - 17:43 OLTRE 6 MESI FA
In tasse metà della busta paga. Cuneo fiscale è il 49% del costo del lavoro

Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan (Foto Lapresse)

ROMA –  Il cuneo fiscale si mangia la metà della busta paga. Lo denuncia il presidente dell‘Istat, Antonio Golini, in Commissione finanza del Senato. “I contributi sociali rappresentano la componente più elevata del cuneo fiscale (28% a carico del datore di lavoro e 6,7% a carico del lavoratore)”. In busta paga, poi, ai lavoratori vengono trattenute le imposte sul reddito (14,5%), comprese l’Irpef e le addizionali regionali e comunali”. In tutto il valore medio del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti è pari al 49,1% del costo del lavoro

L’Istat nota anche che, mentre tra il 2000 e il 2012 la pressione fiscale nei 27 Paesi dell’Unione Europea è diminuita dello 9,5%, in Italia è aumentata di quasi il 3%. Si tratta dell’aumento maggiore, fatta eccezione per Malta e Cipro. Da noi la pressione fiscale nel 2013 è al 43,9%, mentre era al 44% nel 2012.  Male anche il potere d’acquisto delle famiglie, calato di quasi il 5% (4,7%) nel 2012.

Chi percepisce un solo reddito da lavoro dipendente nel 2012 ha ricevuto, in media, una retribuzione netta di 16.153 euro annui, di poco superiore alla metà del valore medio del costo del lavoro (31.719 euro). A livello familiare, nel 2010 l’aliquota media del prelievo fiscale è stata del 19,2%, in leggera crescita rispetto all’anno precedente.

Dal momento che il principio della progressività viene applicato a livello individuale, una famiglia monoreddito paga un’aliquota media più alta rispetto a un’altra in cui lo stesso reddito sia guadagnato da più persone.

Se non bastasse tutto questo, la Uil ha annunciato che con la busta paga di marzo lavoratori dipendenti e pensionati avranno l’amara sorpresa di “dover pagare mediamente 97 euro complessivi tra saldo e acconto dell’Irpef, pari al 29,3% in più rispetto ad un anno fa. Per l‘Irpef regionale si pagheranno mediamente 59 euro, a fronte dei 49 euro dello scorso anno (+ 20,4%), mentre per l‘Irpef comunale 38 euro, a fronte dei 26 euro dello scorso anno (+46,1%).