Rassegna Stampa. Salute: i ricchi vivono più a lungo e in salute

di fcavaliere
Pubblicato il 18 Gennaio 2020 - 19:32 OLTRE 6 MESI FA

Rassegna Stampa. Europa e non solo sui giornali del mondo

a cura di Francesca Cavaliere

Rassegna Stampa. Salute, I ricchi vivono più a lungo e in salute

Salute- I ricchi non solo vivono più a lungo, ma hanno anche una vecchiaia più in salute

In Inghilterra  e negli Stati Uniti gli uomini e le donne ricche non solo vivono più a lungo, ma dopo i 50 anni  hanno dai 7 ai 9 anni più in salute rispetto alle persone più povere.

I risultati, pubblicati mercoledì  (15 gennaio ndr) su “The Journals of Gerontology: Series A” sono emersi da due importanti domande: quale posizione svolgono le componenti socioeconomiche sulla  lunghezza della vita e su una vita in salute ?

“È stato sorprendente scoprire che le disuguaglianze sono esattamente le stesse”, ha dichiarato Paola Zaninotto, professore di epidemiologia e benessere pubblico all’University College di Londra e ideatore principale dell’esame. (theunionjournal)

Ambiente- Microsoft: entro il 2050 vuole eliminare dall’ambiente tutto  il carbonio che ha emesso dal 1975

La Microsoft Corporation  ha dichiarato che entro il 2030 mira a rimuovere più carbonio dall’ambiente di quanto non ne emetta e che entro il 2050 spera di aver eliminato tutto  il carbonio emesso dalla sua fondazione nel 1975

L’amministratore delegato Satya Nadella ha affermato che le società devono creare soluzioni che siano profittevoli sia per le persone che per il pianeta.

Amazon.com Inc., il più grande rivenditore online al mondo, lo scorso anno si è impegnato a diventare a “zero emissioni di carbonio” entro il 2040 e ad acquistare 100.000 furgoni per la consegna elettrica da una startup. (Reuters)

Ambiente- Australia: secondo gli scienziati gli incendi potrebbe diventare normale routine

L’avviso degli scienziati: gli incendi che devastano l’Australia hanno fornito un assaggio di condizioni che potrebbero diventare normali a meno che il mondo non si muova rapidamente per frenare le emissioni di gas a effetto serra che guidano il riscaldamento globale.

Sebbene il governo australiano e parti dei suoi media abbiano tentato di minimizzare il ruolo dei cambiamenti climatici causati dall’uomo nel rendere il paese più vulnerabile agli incendi, una revisione di 57 articoli scientifici pubblicati dal 2013 ha messo in evidenza il collegamento col comportamento umano. (Msn.com)

Gran Bretagna, Brexit: l’impatto sui viaggi

In che modo la decisione del Regno Unito di uscire dall’Unione europea sta influenzando i propri viaggiatori d’affari?

Nonostante la sterlina britannica sia calata bruscamente a seguito del referendum sulla Brexit di giugno 2016, la sterlina più debole non sembra abbia portato grandi flussi di viaggiatori d’affari che ha invece fatto bene al turismo nel Regno Unito. Nei primi tre mesi del 2017- secondo l’Ufficio delle statistiche nazionali-  c’è stato il 21% in più di visitatori per vacanza.

Per i viaggi aerei  esiste un problema che non è stato risolto e che potrebbe avere un impatto significativo sul costo dei viaggi aerei dopo la Brexit: se il Regno Unito avrà ancora accesso a una sorta di “cieli aperti”.

Un settore su cui la Brexit  avrà un grande impatto è quello legato all’ospitalità, che dipende in larga misura dagli europei.   Secondo un rapporto del KPMG, basato su un sondaggio condotto dai membri della British Hospitality Association, i cittadini di altri paesi dell’UE potrebbero costituire fino a un quarto dei 3 milioni di lavoratori nell’ospitalità. (amexglobalbusinesstravel)

Russia: dimissioni in massa del governo russo per un piano che daranno potere a tempo indefinito a Putin

Il primo ministro e gabinetto russo si sono dimessi bruscamente mercoledì  (15 gennaio ndr) dopo che il presidente Vladimir Putin ha delineato proposte di modifiche costituzionali che potranno estendere il  suo potere anche a dopo la sua presidenza.

Le dimissioni del Primo Ministro Dmitry Medvedev e probabilmente  erano state pianificate con Putin e saranno da spinta al presidente, piuttosto che un atto di protesta. Putin ha anche nominato il successore di Medvedev.

Sebbene Putin abbia dipinto i cambiamenti come una mossa pro-democrazia, essi possono essere visti come un suo tentativo di mantenere la sua presa sul Paese che ha essenzialmente governato dal 1999. (Usa-onlinenews)

Francia – Al processo dell’ex padre Preynat: “La reclusione è la sola risposta possibile”

Almeno otto anni di prigione sono stati chiesti per l’ex sacerdote di Sainte-Foy-lès-Lyon, Bernard Preynat, processato per aver abusato di giovani scout per quasi venti anni. Sulla sua sorte si deciderà il 16 marzo. (Le Monde)

Francia- Riforma delle pensioni: Emmanuel Macron evacuato da un teatro parigino tra i fischi dei manifestanti

La mobilitazione contro la riforma delle pensioni sta diventando più radicale. Il presidente e sua moglie venerdì sera stavano assistendo a una pièce teatrale al Bouffes du Nord, a Parigi. Decine di persone sono andate a manifestare davanti al teatro.

Diversi manifestanti hanno cercato di entrare in sala ma sono stati respinti dalla polizia. La polizia ha scortato il presidente alla fine dello spettacolo. (Le Monde)

Francia- La Libia di Gheddafi ha finanziato la vittoriosa campagna di Nicolas Sarkozy  alle elezioni presidenziali del 2007?

È ormai stabilito che i soldi del regime di Muammar Gheddafi sono transitati in abbondanza tra Libia e Francia durante questi anni per finire soprattutto nelle tasche di alcune persone che gravitano nell’entourage vicino a Nicolas Sarkozy.

La campagna di Nicolas Sarkozy nel 2007 è stata finanziata con denaro proveniente dal clan di Gheddafi?

È  documentato che nel 2005 molti interessi convergenti, sia economici che geopolitici, hanno portato Gheddafi e Sarkozy ad avvicinarsi, come dimostrato dall’accoglienza con grande fanfara a Parigi del leader libico, nel dicembre 2007.

L’entourage dell’ex presidente sostiene che le affermazioni di aver finanziato Nicolas Sarkozy  siano errate e siano state fatte dagli ex sostenitori del leader libico per vendicarsi dell’intervento militare in Libia (tra il 19 marzo 2011 e il 31 octobre 2011, quando Gheddafi venne ucciso ndr) condotto sotto la guida della Francia. (Le Monde)