Ballottaggi Comunali, vincitori e vinti: en plein Pd, avanzi per Pdl e M5S

ROMA – Il centrosinistra fa l’en plein conquistando 16 capoluoghi su 16 più 34 comuni. Al centrodestra solo poche briciole, ovvero 18 comuni. Al Movimento 5 Stelle una piccola soddisfazione: l’aver vinto 2 ballottaggi su 3, a Pomezia e Assemini. Oltre ad aver ottenuto un altro ballottaggio, a Ragusa. Ma togliendo le briciole e gli avanzi il piatto principale delle Comunali è andato al centrosinistra. Neanche un sindaco di capoluogo a Berlusconi e Beppe Grillo.

Con un’affluenza bassissima, praticamente un italiano su due non è andato a votare, la sinistra è riuscita nel suo intento: fare il “cappotto” nei capoluoghi. Undici ballottaggi su undici al Pd, più le altre 5 città assegnate al primo turno: 16 a zero per il centrosinistra. Risultati anche clamorosi, come la roccaforte leghista di Treviso, passata al centrosinistra dopo 20 anni di Carroccio.

Roma di fatto boccia un Alemanno bis. Un dato schiacciante quello uscito dal ballottaggio alle Comunali con il candidato del Pd Ignazio Marino al 63,9%, praticamente 20 punti sopra il rivale del Pdl Gianni Alemanno che si ferma al 36,7%. Per Alemanno un risultato che definire negativo è poco, basti pensare che in tutti i ballottaggi, nessun sindaco uscente ha preso così pochi voti.

Il centrodestra perde, clamorosamente, nel suo fortino al Nord. Brescia e Treviso. La città simbolo della Brianza, del Nord imprenditoriale e ricco, e la città da sempre a fortissima spinta leghista. Entrambe hanno scelto un sindaco del Pd. A Treviso Giancarlo Gentilini, 83 anni, il “sindaco sceriffo”, lascia il Comune. Giovanni Manildo del Pd vince con il 55,8% delle preferenze, Gentilini si ferma al 44,1%. A Brescia Emilio Del Bono del Pd passa con il 56,5%. Adriano Paroli, candidato sostenuto da Pdl e Lega, si ferma al 43,4%.

La destra perde anche Imperia, altro fortino berlusconiano e di Claudio Scajola. il candidato del centrosinistra Carlo Capacci è il nuovo sindaco, con il 76,1% dei voti. Erminio Annoni del centrodestra staccatissimo al 23,9%.

Dopo la delusione del primo turno il Movimento 5 Stelle prova a rialzare la testa. A Pomezia (Roma) e Assemini (Cagliari) M5S ottiene infatti due vittorie. E potrà rigiocarsi la partita anche a Ragusa. Una magra soddisfazione ma vincere 2 ballottaggi sui 3 ai quali si era presenti forse significa che per il primo turno qualcosa è stato sbagliato, o più semplicemente l’elettore medio ancora non se la sente di affidare una grande città al Movimento, Parma a parte ovviamente.

Per il Pdl sconfitta dura da mandar giù. Poche briciole racimolate, pochi comuni (piccoli) sparsi per l’Italia. Sconfitta in casa e in trasferta.

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