NAPOLI – Scontri tra i Block Bce con la maschera di Pulcinella in volto e le forze dell’ordine al corteo organizzato durante il vertice Bce di Napoli il 2 ottobre. Scuole e banche chiuse sono rimaste chiuse e oltre 4mila attivisti hanno dato il via alla manifestazione poco prima delle 10,30 del mattino. “Siamo black bloc e vittime della crisi”, dicevano tra gli applausi dei cittadini e invitando tutti a manifestare al grido di “No Bce, no austerità”.
Il timore di scontri violenti tra Block Bce, che indossano la maschera di Pulcinella come simbolo della protesta, e forze dell’ordine era alto ed è diventato realtà dopo le 12, quando sono iniziati gli scontri. Dal corteo, a cui si è unita anche la protesta ucraina, i manifestanti lanciavano un appello ai cittadini affinché scendessero in piazza:
“Venite con noi per mostrare il dissenso di chi non ha casa e i soldi per arrivare a fine mese”.
IL CORTEO – A capo del corteo, partito la mattina del 2 ottobre dal piazzale davanti la stazione Colli Aminei della linea 1 della metro di Napoli, un furgone con degli altoparlanti dal quale lo speaker spiega i motivi della protesta. Lo striscione con la scritta “precarietà povertà disoccupazione speculazione. Liberiamoci della Bce” portato dagli attivisti che indossano le maschere di Pulcinella. Mauro, del collettivo 081, spiega:
“E’ stato costruito un gigantesco clima di paura per questo corteo. In questi giorni siamo stati costretti a spiegare che sono i giovani di questa città a protestare, giovani che vogliano un futuro”.
SCUOLE E NEGOZI CHIUSI – L’Istituto scolastico Salvemini, che si trova nei pressi del luogo dove i manifestanti si sono radunati, oggi è chiuso. Tantissime le persone affacciate ai balconi che seguono il passaggio dei manifestanti. Alcuni negozi hanno le saracinesche abbassate.
PROTESTA UCRAINA – E intanto al corteo si aggiungono gli esponenti dei centri sociali, le mamme di Chiaiano che lottano contro la discarica, i semplici cittadini che non riescono ad arrivare a fine mese e i gruppi di studenti. Anche la protesta ucraina si unisce al corteo, con un gruppo di donne che espone la bandiera dell’Ucraina al contrario e macchiata di sangue:
“Siamo qui per esprimere la nostra solidarietà a chi lotta contro le banche mondiali – spiega Olena, da 14 anni a Napoli – le banche mondiali sostengono la guerra. La gente deve capire che in Ucraina è ormai tutto rovesciato, come la bandiera che esponiamo noi oggi”.
Tra gli slogan esposti anche ‘America hands off of Ucraina’ e foto che ricordano la strage di Odessa. E intanto da un furgone rimbombano le urla dello speaker-attivista:
“I black bloc siamo noi, siamo noi che paghiamo la crisi”.
“UNITEVI A NOI” – Tanti anche i cartelli esposti. Su alcuni si legge “Più case per tutti ma i banchieri nelle cantine”, “Block Bce perché la spesa dei governi la decidiamo noi”. “No Bce, no austerità, case e reddito per tutti”. E continuano a parlare i manifestanti, al ritmo del gruppo musicale “99 Posse”, mentre i negozianti applaudono ai manifestanti, ma tengono le serrande abbassate:
“Oggi tutti gli italiani dovrebbero scendere in piazza per iniziare una stagione di lotta, tutti gli europei devono dire basta. Oggi non è la fine, oggi inizia la stagione di lotta”.
Poi l’invito ai cittadini:
“Unitevi a noi, riprendiamoci la dignità”.
E Alfonso De Vita, uno degli attivisti, che parla di “terrorismo mediatico” sul corteo:
“E’ stato fatto terrorismo mediatico non dovete avere paura di noi, ma di Draghi e di chi è rinchiuso alla Reggia di Capodimonte”.
SCONTRI BLOCK BCE-POLIZIA – Faccia a faccia e scontri tra le forze dell’ordine in assetto antisommossa e un gruppo di manifestanti che a volto coperto e alcuni con i caschi si sono posizionati a pochi metri dal blocco e formando una forte di catena umana. E’ scattato l’idrante della polizia.
I manifestanti hanno risposto lanciando alcuni oggetti contro le forze dell’ordine. Altri hanno cercato di mediare dopo l’intervento della polizia, che ha colpito i manifestanti, senza che si fossero mossi dal punto di blocco con l’idrante.
Un gruppo di manifestanti ha sfilato una scala in ferro da un furgone e l’ha posizionata sul muro di cinta del muro della Reggia per scavalcarlo. Qualche dimostrante é riuscito a salire oltrepassando il muro. A questo punto la reazione delle forze dell’ordine che con un’azione di respingimento e con l’uso di idranti. Dai manifestanti è partito un lancio di petardi. La polizia ha rimosso la scala.
MANIFESTANTE FERMATO – E’ stato fermato e condotto in questura il giovane manifestante che ha tentato di scavalcare il muro di recensione della Reggia di Capodimonte, dove e’ in corso il vertice della Bce. Lo riferiscono fonti della questura di Napoli. Si tratta – prosegue la stessa fonte – di una persona già nota alle forze dell’ordine. La sua posizione è attualmente al vaglio degli inquirenti.
“DA NOI NO VIOLENZA” – ”Noi non stavamo facendo alcuna violenza a nessuno e voi ci avete attaccato”. Sono i manifestanti a dirlo alle forze dell’ordine e a rivendicare la loro presenza nello spazio consentito nonché a ricompattare il corteo.
Ora i manifestanti urlano: ”Corteo, corteo”. La tensione è scoppiata in pochi attimi ed in maniera anche alquanto inspiegabile. I manifestanti si erano fermati, a circa una decina di metri dal cordone delle forze dell’ordine completamente fermi. A un certo punto l’idrante ha iniziato a colpire i manifestanti con un forte gettito d’acqua spezzando di fatto il corteo. Dopo una mediazione dei manifestanti che hanno fatto presente di non avere fatto alcuna violenza a nessuno, un altro idrante è indietreggiato e ora il corteo si sta ricompattando lungo via Capodimonte.
Foto Ansa
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