Distomo, quando i nazisti massacrarono i greci. I sopravvissuti: “La Germania è ancora il nemico”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Luglio 2015 - 20:48 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Era il giugno del 1944, quattro giorni dopo lo sbarco in Normandia degli Alleati quando a Distomo, piccolo paesino dell’Attica centrale, i nazisti trucidarono 218 fra vecchi, donne e bambini, dopo averli stuprati o torturati. È uno dei vari e poco piacevoli “ricordi” dell’occupazione nazista della Grecia durante la seconda guerra mondiale, che hanno giocato un ruolo nel “no” che il 61 e passa per cento dei greci ha votato al referendum di domenica 5 luglio. Nel ricordo dei sopravvissuti il dolore per le atrocità passate si fonde con la rabbia contro le misure di austerity che la troika ha chiesto e continua a chiedere alla Grecia in cambio di prestiti. Dagospia ha tradotto questo reportage del Daily Mail:

Le braci ardono sotto la cenere. Distomo, in Grecia, fu teatro di un brutale massacro durante la seconda guerra mondiale nel quale 218 persone tra anziani, donne e bambini furono uccisi in una rappresaglia nazista contro i partigiani greci.

Quattro giorni dopo lo sbarco alleato in Normandia, nel giugno del ’44, uno spietato battaglione di soldati tedeschi sfogò tutta la frustrazione e l’ansia di un’imminente sconfitta uccidendo i civili inermi di Distomo, colpevoli solo di abitare in un villaggio vicino alle montagne dove si nascondevano i partigiani.

La vittima più giovane aveva appena due mesi, la più anziana aveva passato gli 80 anni. Settant’anni dopo, quei tristi eventi e tante altre brutalità commesse dai nazisti durante l’occupazione aiutano a spiegare il “No” del popolo greco al salvataggio offerto da Berlino e Bruxelles.

I fatti della seconda guerra mondiale sono ancora vivi nella memoria di molti greci e il governo di Alexis Tsipras li ha usati per indirizzare l’opinione pubblica verso il rifiuto delle politiche di austerity dell’Unione Europea.

“Il ‘no’ che ha vinto al referendum – dice il sopravvissuto 75enne Argyris Sfountouris – è la continuazione della lotta di resistenza greca contro l’occupazione nazista”. Sfountouris aveva solo quattro anni quando i suoi genitori furono uccisi nel massacro di Distomo, nel 1944. “Non potrà mai esserci amicizia tra Grecia e Germania dopo quello che successe durante la guerra – afferma – la sfiducia ha sicuramente fatto la sua parte nel referendum contro i cosiddetti ‘piani di aiuto’ offerti da Brussels”.

Molti esperti affermano che la colpa della crisi sia da imputare esclusivamente alla Grecia per non aver combattuto decine di anni di evasione fiscale e una spesa pubblica spropositata. Ma per Eleni Nikolaou-Sfountouri, 82 anni, è Berlino ad essere in debito con la Grecia per gli orrori commessi dai nazisti durante la guerra. Eleni aveva 11 anni quando i suoi genitori, i suoi nonni e le sue due sorelline furono uccisi dai nazisti.

“Ho passato dei momenti terribili – racconta Eleni – ma per colpa delle politiche di austerità della Germania dovrò vivere gli ultimi giorni della mia vita nella medesima tristezza che mi fu imposta dai Nazisti durante la guerra. Se solo potessi mandare un messaggio ad Angela Merkel, le direi di ripensare a quello che il suo popolo ci ha fatto in passato e le chiederei di aiutarci”.