Edilizia, protesta in piazza Affari. Squinzi: “Troppe vessazioni”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Luglio 2013 - 14:45 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Giornata della collera tra i lavoratori dell’edilizia: la protesta è andata in scena con un “tappetto” di caschetti gialli in Piazza Affari, a Milano, davanti al Palazzo della Borsa. E ha ricevuto il sostegno del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi: “Oggi abbiamo il dovere di protestare contro le vessazioni che affliggono il settore edile”.

E’ la seconda protesta dei lavoratori edili: la prima era stata il 13 febbraio scorso. Chiedono soluzioni concrete per il rilancio dell’edilizia. “Con la Giornata della collera la filiera delle costruzioni ha chiesto interventi urgenti e mirati per il settore e, in particolare, regole certe e certezza dell’azione amministrativa per investire, per lavorare e per vivere”, è l’appello delle associazioni del comparto, che hanno presentato un vero e proprio elenco di 100 vessazioni (ovvero tutte quelle leggi, procedure e regolamenti che ostacolano le attività per gli operatori del settore delle costruzioni) raccolte in questi mesi. Una lista che i responsabili chiedono sia cancellata “con un colpo di spugna”.

Tutto il settore dell’edilizia è in crisi profonda: in Lombardia le compravendite di case sono crollate del 24% rispetto a due anni fa e molte imprese sono sull’orlo della chiusura se non già fallite. Come ha spiegato Squinzi,

“La situazione è veramente difficile e i dati sono sempre in recessione da nove trimestri. Non riusciamo a vedere la luce in fondo al tunnel nonostante le dichiarazioni ottimistiche del ministro Saccomanni ma solo un debole lumicino peraltro non determinato da noi ma dalla situazione economica internazionale. Possiamo essere il fattore che fa ripartire il Paese, ma il nostro deve essere un Paese normale in cui ci sia il gusto di fare investimenti senza il rischio di vessazioni di ogni tipo. Sono con voi e mi batterò quanto so che ognuno di voi è pronto a battersi”.

(Foto Lapresse)