Movimenti casa, blitz e arresti a Torino per violenze a cortei anti-sfratto

di redazione Blitz
Pubblicato il 3 Giugno 2014 - 15:34 OLTRE 6 MESI FA

TORINO – Blitz delle forze dell’ordine, all’alba del 3 giugno a Torino, contro alcuni antagonisti responsabili di azioni anti-sfratto. Ventinove le misure cautelari eseguite, tra cui una decina di arresti. I reati contestati, a vario titolo, sono per danneggiamenti, interruzione di pubblico servizio, resistenza a pubblico ufficiale, violenza privata e invasione di terreni ed edifici. Centoundici gli indagati nell’ambito dell’inchiesta, di cui 82 sono a piede libero.

Le misure cautelari sono state emesse dall’ufficio del gip di Torino su richiesta dei pm Andrea Padalino e Antonio Rinaudo e, in alcuni casi, riguardano nomi noti dell’antagonismo torinese. Nell’elenco ci sono anche Niccolò Blasi, Claudio Alberto e Chiara Zenobi, già in carcere con l’accusa di terrorismo per un assalto al cantiere Tav di Chiomonte. Il blitz delle forze dell’ordine ha colpito in particolare l’ex asilo Principe di Napoli, di via Alessandria, occupato dal 1995 e da allora conosciuto come centro sociale Asilo Okkupato, fino a oggi punto di riferimento del mondo antagonista torinese. Proprio qui , cinque antagonisti, due dei quali dovevano essere arrestati, all’arrivo delle forze dell’ordine sono saliti sul tetto, scendendo solo dopo una lunga trattativa con gli agenti.

Gli inquirenti per lo più contestano numerosi atti vandalici compiuti tra il settembre 2012 e il gennaio 2014 per impedire il recupero di immobili occupati abusivamente. Nonché i raid vandalici delle scorse settimane, a Torino, ai danni delle sedi del Pd. Nel corso della perquisizione del centro sociale sono stati trovati tre vasi in cui erano coltivate piante di marijuana e alcune biciclette rubate al servizio di bike sharing comunale.

Blasi e Alberto sono stati raggiunti dalla misura cautelare del carcere, mentre per la Zenobi sono stati disposti gli arresti domiciliari. I tre sono in carcere dallo scorso dicembre – con l’accusa di terrorismo – perché ritenuti responsabili dell’attentato al cantiere Tav di Chiomonte avvenuto nella notte tra il 13 e il 14 maggio dello scorso anno.

Nell’ambito dell’operazione, la polizia ha eseguito in tutto nove misure di custodia cautelare in carcere, quattro misure cautelari agli arresti domiciliari, tre divieti di dimore sul territorio del comune di Torino (due delle quali eseguite dalla Digos di Milano e di Roma) , un obbligo di dimora nel Comune di residenza (eseguita dalla Digos di Trento) e un obbligo quotidiano di presentazione alla Pg eseguita dalla Digos di Modena.

I destinatari dei provvedimenti sono in prevalenza appartenenti al movimento anarchico che fa capo al centro sociale ‘AsiloOkkupato’. I soggetti arrestati saranno associati presso Case Circondariali del Piemonte e della Valle d’Aosta.